Juve, Vlahovic conquista tutti. Allegri pensa al tridentissimo con Dybala e Morata
Il regalo arrivato da Firenze ¨¨ conforme all’originale, forse meglio. I nuovi compagni di Dusan Vlahovic in questi giorni si guardano e si dicono: “Beh, forte...”. Parecchi alzano il tiro: “Molto forte”. Anche perch¨¦ sorrisi di intesa arrivano da chi lo ha seguito nei test fisici. Il senso di tutto questo ¨¨ il seguente: Dusan Vlahovic ¨¨ piaciuto e Allegri - a meno di clamorosi pensieri di questa notte - lo mander¨¤ in campo gi¨¤ domani sera, alla faccia della sua tradizionale prudenza con i nuovi acquisti. Vlahovic si ¨¨ allenato solo per qualche giorno con la squadra ma nei discorsi dei tifosi (e non solo...) gi¨¤ si costruisce la Juve intorno a lui. Primo test, e che test, domani sera contro il Verona, episodio numero 1 della trilogia alta tensione: Hellas, Atalanta e Torino in tre giornate consecutive di A. Semplicemente, le tre squadre pi¨´ aggressive del campionato.
10-7-9
¡ªLa grande questione delle prossime ore sar¨¤ capire se Allegri, vicino a Vlahovic, far¨¤ giocare Dybala e Morata, per il pi¨´ suggestivo dei tridenti. Informazioni delle ultime ore: s¨¬, ¨¨ possibile. Morata non sembra in discussione e si propone da ora nel ruolo di Robin: se Vlahovic ha il fisico da Batman, Alvaro pu¨° giocargli vicino, rientrare a sinistra - un po’ alla Mandzukic - e sfruttare la sua presenza in area con movimenti da seconda punta. Allegri ha gi¨¤ alzato il pollice: a lui, l’idea di quei due insieme piace. Per Dybala il discorso ¨¨ pi¨´ complesso. Paulo tende da sempre a giocare sul centro-destra e questo non cambier¨¤. Pu¨° occupare lo spazio di destra del tridente e spostarsi per giocare quasi da trequartista, come il suo istinto quasi sempre suggerisce. Juan Cuadrado ieri ha fatto lavoro personalizzato e non si ¨¨ allenato con la squadra, cos¨¬ la prospettiva si fa largo: Cuadrado in panchina, pronto per il secondo tempo, e dentro tutti i nomi pesanti. Pericoloso, se si considera come gioca il Verona (ma davvero, tre punte pi¨´ Arthur contro Tudor?) ma molto affascinante.
Una sera a Roma
¡ªLa sfida ora ¨¨ allargare l’inquadratura e guardare il quadro pi¨´ grande - la partita col Verona - e quello grandissimo: la corsa Champions. La Juve infatti per un mese andr¨¤ in campo per il quarto posto in Italia e per i quarti di finale in Europa: quarti di nobilt¨¤, si dice cos¨¬. Allegri ha avuto l’attaccante che voleva e il centrocampista che ha chiesto per mesi, cos¨¬ il quarto posto ¨¨ diventato l’obiettivo minimo e del resto, Max si ¨¨ gi¨¤ portato avanti col lavoro. Dopo la 17esima giornata, quando pareggi¨° a Venezia, la Juve era a -8 dal Napoli, allora al quarto posto. Quello ¨¨ stato il momento pi¨´ difficile: mancavano due settimane a Natale e la stagione sembrava gi¨¤ compromessa. Il quarto posto, un miraggio.
Al tavolo del G5
¡ªLa Juve invece ha battuto Bologna e Cagliari, ha pareggiato col Napoli, soprattutto ¨¨ uscita da un fosso, scavato con la pala dell’autolesionismo, contro la Roma di Mourinho. In svantaggio di due gol, con le prime voci sul crociato di Federico Chiesa che si inseguivano in tribuna, la Juve sembrava condannata a una stagione da spettatrice. Poi ¨¨ successo tutto in fretta: tre gol in sette minuti per girare quella partita all’Olimpico, i quattro punti fatti tra Udinese e Milan, la settimana di mercato che ha spettinato l’Italia. E adesso, guarda un po’, la Juve ¨¨ tornata al tavolo del G5, quello in cui ci si spartiscono le posizioni per l’Europa nobile. Gli otto punti dal quarto posto ora sono ridotti a sei, a quattro, ora a uno, anche se l’Atalanta di Gasperini, titolare della posizione, ha una partita da recuperare. Pi¨´ su Milan e Napoli, lontane sette punti ma non imprendibili.
La domanda
¡ªAllegri ci prover¨¤ con le armi di sempre. La cura difensiva. La fisicit¨¤, mai cos¨¬ al centro delle discussioni come dopo il mercato di Vlahovic e Zakaria. La profondit¨¤ della rosa, che anche in una settimana complessa gli permetter¨¤ di avere Cuadrado, Kean, McKennie e forse Bonucci seduti vicino a lui. Con questi uomini, quelli che voleva, deve sistemare la questione-attacco, capire se Zakaria e Locatelli possono essere alfa e omega del centrocampo, riportare entusiasmo in una squadra discretamente depressa. Il bello, soprattutto per chi guarda calcio senza occhi da tifoso, ¨¨ che qui sta per nascere una nuova Juve. Prima domanda alla giovane creatura: l’equilibrio, antica stella cometa di Max, pu¨° andar d’accordo con un tridente Dybala-Vlahovic-Morata? Fatelo sapere a Tudor.
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