La Juve supera l'esame derby. Il Toro lotta ma si arrende a Dybala e CR7
La Juventus supera l’esame derby e non inciampa nelle trappole tese, in questo godibilissimo derby, da un Toro che non sfigura, nonostante il passivo. La squadra di Sarri vince 4-1, trascinata dai suoi fuoriclasse: Dybala stappa la stracittadina, Ronaldo poi la chiude con il suo primo tracciante bianconero su calcio di punizione. Nel mezzo il gol di Cuadrado e la rete su rigore di Belotti. Nel finale l’autogol di Djidji.
Bernardeschi c’¨¨, fuori Nkoulou
¡ªNel suo primo derby della Mole da allenatore in Serie A, Moreno Longo offre una sorpresa prima ancora che questo Juventus-Torino cominci: nell’undici non c’¨¨ Nicolas Nkoulou, escluso per scelta tecnica, come ¨¨ poi filtrato. Toro con il 3-4-2-1: la coppia di trequartisti ¨¨ composta da Berenguer e Verdi, posizionati alle spalle di Belotti. Nessun effetto speciale invece per Maurizio Sarri, che conferma la sua Juventus prevista alla vigilia. Modulo classico, il 4-3-3, con la presenza di Bernardeschi nel tridente offensivo completato - neanche a dirlo - da Cristiano Ronaldo e da Dybala. La porta bianconera ¨¨ difesa da Buffon: ¨¨ la sua 648? in Serie A, diventa il calciatore con pi¨´ presenze nella storia del nostro campionato.
Disastro Lyanco, ¨¨ subito Joya
¡ªIl pieno di fiducia incassato da Lyanco non ¨¨ ripagato sul campo. Tutt’altro: il primo tempo del difensore brasiliano ¨¨ letteralmente disastroso, e si porta sulla coscienza i due gol della Juventus. E allora, neanche il tempo che Maresca fischi l’avvio di questo derby numero 200 (e numero 150 in Serie A) che Dybala gela subito le aspettative del Toro. E’ il terzo minuto: la Joya si beve Lyanco nel cuore dell’area con una semplicit¨¤ disarmante, mette a sedere Izzo che prova un disperato recupero, e dopo punisce Sirigu. ? subito festa per i bianconeri, derby in salita per i granata.
Uno-due in 30 minuti
¡ªNella prima mezzora la Juventus prende il possesso del centrocampo, anche grazie a un ispirato Bentancur e prova pi¨´ volte a mettere alle corde un Toro che ha per¨° il merito di restare con la testa dentro la partita, soffrendo tanto e non lesinando un pomeriggio di sacrificio. Le occasioni nei primi trenta minuti sono tutte per la squadra di Sarri: Bentancur sfiora il raddoppio all’11’; Danilo ci prova dalla distanza ma Sirigu ¨¨ attento (13’); ancora Sirigu ci mette i pugni su Ronaldo (18’) e trenta secondi dopo Bernardeschi spreca una chance molto ghiotta con una rovesciata finita in curva. Al 29’ la Juve passa e fa 2-0: Lyanco cede il fianco sinistro a Cuadrado, che infila con un bel diagonale Sirigu. Lyanco ancora colpevole, come sul primo gol.
Verdi ispirato, Belotti fa 13
¡ªIl Toro di Longo per¨° non si disunisce, anzi prova subito ad accorciare il vantaggio, quando un Verdi propositivo produce il primo tiro in porta dei granata (32’), impegnando Buffon. In questa fase finale del primo tempo la Juventus ha il demerito di rallentare, convinta forse di poter controllare il doppio vantaggio, mentre il Toro comincia a entrare spesso sulla destra con De Silvestri e aumenta i giri del motore. Lo sforzo del Toro ¨¨ premiato nel finale, quando Verdi scaraventa una conclusione che finisce sul braccio largo di De Ligt. Maresca in tempo reale non assegna il rigore, poi Irrati dal Var lo richiama al monitor e, dopo aver rivisto l’azione, Maresca decide per il tiro dal dischetto. Andrea Belotti, freddo, non sbaglia, realizzando il suo tredicesimo gol in campionato, il quarto di fila. All’intervallo Juventus-Torino 2-1.
La perla di Cristiano
¡ªIn avvio di ripresa, fuori Pjanic per Matuidi; dopo dieci minuti dentro anche Douglas Costa al posto di Berardeschi. Nella ripresa si vede un Toro positivo, che comincia a credere nella rimonta, capace di rendersi pericoloso (ancora) con Verdi (al 50’ e al 53’ Buffon gli dice di no). Belotti prende la traversa e subito dopo i granata fanno anche il virtuale 2-2, ma l’azione inizia con la posizione di fuorigioco del Gallo. Intanto, appena entrato, Douglas Costa apre subito il gas sfiorando subito la rete (56’). Passata l’ora di gioco, la scena se la prende Cristiano Ronaldo. E il 60’, Maresca fischia una punizione per la Juve dal limite per un tocco di mano di Aina (giusto): Cristiano Ronaldo inventa una parabola potente che diventa il 3-1, il suo 25¡ã gol in questo campionato e la sua prima gioia su punizione da quando ¨¨ alla Juve. C’¨¨ ancora il tempo per vedere un gol, ed ¨¨ quello che Djidji infila nella porta del Toro per il pi¨´ classico degli autogol.
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