Juventus
l'affondo
Juve, Thuram attacca Bonucci: "Vergognoso dire che Kean se l'¨¨ cercata"
Niente scuse. Per Thuram, Bonucci su Kean e i razzisti ha sbagliato. Anzi quello che il difensore della Juventus dice sul compagno di squadra, che non avrebbe dovuto provocare certi tifosi del Cagliari, sono “propositi vergognosi”. E l’ex difensore bianconero, ormai figura di riferimento della lotta al razzismo anche tramite la sua fondazione omonima, invita Kean dalle pagine del Parisien a essere “fiero nell’avversit¨¤ come dovrebbero fare tutte le persone di colore davanti a persone come Bonucci che invece vorrebbero che si rassegnassero”. Per Thuram, anche la Juventus avrebbe dovuto lasciare il campo a Cagliari.
STUPRO
¡ª“Bonucci – argomenta Thuram in riferimento alla condivisione delle responsabilit¨¤ tra Kean e i tifosi razzisti – dice qualcosa che in molti pensano: i neri si meritano ci¨° che capita loro. La domanda giusta da fare a Bonucci invece sarebbe: cosa ha fatto Kean per meritarsi tanto disprezzo? Bonucci non dice mai ai tifosi che hanno torto, ma a Kean che se l’¨¨ cercata. ? come quando una donna viene stuprata e c’¨¨ chi parla del modo in cui era vestita. ? a causa di gente cos¨¬ che non si fanno avanzare le cose”.
BAMBINI
¡ªMa non si ferma qui, Thuram: “Bonucci non ¨¨ stupido, ma ha una certa idea della societ¨¤ e i suoi propositi sono solo vergognosi. Bisogna essere chiari sul razzismo. Quei ‘buu’ rappresentano il disprezzo verso tutte le persone, compresi i bambini, che hanno il colore della pelle di Kean. A Kean e alle persone nere voglio dire di essere fieri e esigere rispetto da gente come Bonucci che vorrebbero curvassero la schiena”.
JUVE
¡ªThuram ce l’ha anche con il resto della squadra e le istituzioni: “Ogni volta tutti dicono che la prossima volta la partita sar¨¤ sospesa, ma non succede mai. Constato che le istanze del calcio se ne fregano. Se fosse davvero stato un problema, la gara sarebbe stata fermata. La squadra avrebbe dovuto lasciare il campo e una soluzione si sarebbe trovata”. Conclude il francese indicando una via: “I giocatori che non subiscono razzismo devono essere totalmente solidali con i loro compagni presi di mira. Bisogna capire che quando un giocatore subisce tale violenza, quest’ultima si ripercuote su milioni di persone. Bisogna chiarire che non si pu¨° andare avanti cos¨¬, che la partita non la si gioca. Ma il calcio ¨¨ un business, dunque nulla sar¨¤ fatto dalle istituzioni che non hanno mai colto l’occasione per intervenire”.
Alessandro Grandesso
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