Vlahovic, la grande attesa. Un debutto alla Tevez per cambiare la Juve
Partiamo da un’avvertenza, ovvia ma forse necessaria: Dusan Vlahovic non fa gol tutte le partite. ? vero che in questo campionato segna ogni 109 minuti (che si avvicinano ai 90 pi¨´ recupero), ¨¨ vero che ¨¨ l’unico 2000 con Haaland ad aver realizzato pi¨´ di 40 gol in carriera in campionato (56 a 44 per il norvegese), ma ci sono partite, nove in questo campionato, ventuno nel precedente, in cui il serbo esce dal campo senza aver esultato. L’avvertenza serve, perch¨¦ nel mondo juventino si sta creando una certa attesa in vista del debutto del nuovo acquisto, del nuovo centravanti, del nuovo faro del reparto offensivo. Tenuti a dieta per mesi, con pochi gol di cui nutrirsi e poche occasioni create anche solo per stimolare l’appetito, i tifosi bianconeri ora si aspettano scorpacciate con il numero sette.
L’attesa ¨¨ ovviamente giustificata e le possibilit¨¤ che venga soddisfatta subito esistono: Vlahovic ¨¨ arrivato a Torino con una voglia esplosiva, ¨¨ dato in buone condizioni atletiche e la partenza allo Stadium, di fronte ai nuovi tifosi, pu¨° aiutare. Il Verona, decima difesa del campionato, non ¨¨ vittima sacrificale: all’andata con la Juve quasi domin¨°, un mese e mezzo fa contro la Fiorentina tenne a digiuno il serbo. E poi segnare al debutto non ¨¨ scontato nemmeno per i grandissimi: Cristiano Ronaldo, l’ultimo grande cannoniere (il pi¨´ grande) visto dalle parti dell’ex capitale sabauda fece centro solo alla quarta partita. Prima uscita niente, seconda niente, terza niente, fino al minuto 50 di Juve-Sassuolo, quando si sblocc¨° (fin¨¬ 2-1, con sua doppietta). Il suo predecessore sulla strada Firenze-Torino? Chiesa fece gol alla settima in A, per¨° da Fede se ne aspettavano meno (piazz¨° un assist al debutto). Il suo possibile partner in questo campionato? Dybala trov¨° la porta alla seconda in bianconero, ma era l’1-2 in una sconfitta a Roma, con i giallorossi. Meglio non copiare, meglio ispirarsi ad altri argentini: Higuain a segno alla prima, alla Fiorentina (2-1), dopo 75’; Tevez in rete al debutto in A, dopo 59’ in Samp-Juve 0-1, dopo aver segnato anche alla prima assoluta, in Supercoppa. Che poi partire bene aiuta, ma non vuol dire tutto: Kulusevski ci mise 13 minuti a sbloccarsi (Juve-Samp 3-0), ma poi ¨¨ andata come ¨¨ andata.
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Come e quando
¡ªL’impatto di Vlahovic e Kulu sul mondo bianconero ¨¨ stato decisamente diverso. Allegri e la dirigenza sono convinti che sar¨¤ cos¨¬ anche in campo. Dusan sa costruirsi le reti da solo, ma ovviamente molto dipender¨¤ dal feeling che trover¨¤ con i compagni. In carriera ha giocato con partner d’attacco molto diversi e non ha ancora stabilito una "connessione" continua e decisiva con nessuno: Callejon e Bonaventura sono quelli che lo hanno “armato” pi¨´ volte (tre assist), poi seguono giocatori diversi come Castrovilli (rifiniture nello stretto), Pulgar (lanci), Caceres (cross) e Ribery, che lo ha aiutato a crescere anche in allenamento. L’analisi dei suoi gol racconta che il serbo segna pi¨´ spesso nella prima mezz’ora della ripresa (20 reti) e poco nel primo quarto d’ora (2). L’area di rigore, che alla Juventus in questa stagione non aveva un padrone, ma solo gente che la frequentava pi¨´ o meno occasionalmente come Dybala, Chiesa o Morata, ¨¨ il suo terreno di caccia: nascono l¨¬ il 93 per cento dei suoi gol e solo Duvan Zapata in A tocca pi¨´ palloni nei sedici metri di Dusan (134 a 126).
Grandi numeri
¡ªNumeri che fanno sognare i pi¨´ "covercianesi" dei tifosi juventini. Agli altri basta contare i gol: Vlahovic nell’anno solare 2021 ne ha piazzati 33 in Serie A. Hanno fatto meglio solo Borel nel 1933 (41) e Nordahl nel 1950 (36). Hanno fatto altrettanto Ronaldo (nel 2020) e Sivori (nel 1961): tre di questi quattro hanno una foto in maglia a strisce bianconere nel museo juventino che ieri Dusan ha visitato con Zakaria, l’altro nuovo acquisto. I modelli nel passato non mancano, l’entusiasmo intorno alla Juve ¨¨ tornato, l’allenatore ha avuto due giocatori che rendono la squadra pi¨´ fisica, pi¨´ giovane, pi¨´ adatta alle sue idee. Ora si tratta di passare ai fatti, ai gol. Col Verona servono soprattutto i tre punti per l’operazione "quarto posto", ma un gol subito del numero 7 pu¨° aiutare a rendere pi¨´ reale quell’impressione che l’aria sia davvero cambiata.
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