Il presidente bianconero: "Non ci sar¨¤ nessun tipo di cambiamento. La societ¨¤ continuer¨¤ a funzionare come oggi"
Andrea Agnelli, presidente della Juventus. Ansa
Andrea Agnelli ha voluto prendere la parola per spiegare le ultime scelte della Juventus e tracciare i nuovi orizzonti nei giorni del caso-Marotta. Il presidente ha puntato soprattutto su un concetto: la continuit¨¤ nel modello di gestione. "Non ci sar¨¤ nessun tipo di cambiamento nel modello, la Juve continuer¨¤ a funzionare come oggi - ha detto il numero uno del club -. Cambier¨¤ la leadership dei pilastri: Giorgio Ricci sar¨¤ responsabile dei ricavi, ci sar¨¤ un responsabile dell'area sport che sar¨¤ Fabio Paratici e un responsabile per i servizi che sar¨¤ Marco Re. Un addio di Paratici? Lo escludo totalmente. Il modello della Juve rimane inalterato - spiega ancora Agnelli -. Quello che cambia sono le persone. Gente che ha 45 anni, che ¨¨ pronta e preparata grazie alla straordinario lavoro di Beppe Marotta e di Aldo Mazzia: quello che loro hanno fatto ¨¨ far crescere giovani dirigenti che davanti a loro avranno sfide molto ambiziose".
i ruoli —
La Juventus ovviamente continua nella linea di ricerca dell’eccellenza europea in campo economico e sportivo. Certo, il cambiamento di uomini - se non di rotta - ¨¨ molto evidente. In questo, la sterzata ¨¨ forte. Ricci accentra le competenze che fino a ieri erano divise con gli altri manager commerciali Federico Palomba e Silvio Vigato. Re sostituisce Aldo Mazzia, l’altro amministratore delegato in uscita. Paratici, per cui Agnelli ha escluso categoricamente un addio, prende il posto di Marotta nelle decisioni sportive assieme al vicepresidente Pavel Nedved l’uomo di tutte le decisioni sul mercato. In questo quadro, per il momento, sono escluse le nomine di uno o due amministratori delegati.
L’EUROPA E GLI ADDII —
La nuova Juve quindi punta forte su un management Under 50 per inseguire le quattro-cinque societ¨¤ top in Europa. La sfida ¨¨ portare la grande J bianconera a diventare un marchio sempre pi¨´ forte, molto pi¨´ forte, a livello mondiale. Magari non al livello di Manchester United, Real Madrid e Barcellona, al momento inarrivabili con oltre 600 milioni di fatturato (la Juventus ¨¨ a 411 al netto delle plusvalenze), ma nella zona di Bayern, City e delle altre big del continente. In questo momento di transizione, Agnelli ha voluto ringraziare Marotta e Mazzia con poche parole ma sentite: “Uno straordinario lavoro, hanno fatto crescere dei nuovi dirigenti”. Marotta ¨¨ arrivato in Lega poco dopo e non ha rilasciato dichiarazioni. Non ¨¨ un mistero che un addio cos¨¬ rapido lo abbia ferito e per lui questo primo ottobre dev’essere un giorno strano: lavora ancora per la Juventus, ma il suo futuro ¨¨ gi¨¤ altrove.
Luca Bianchin
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