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Da parafulmine a castigatore: com'¨¨ cambiata la comunicazione di Motta
Vergogna ¨¨ una parola che accompagner¨¤ per diverso tempo questa Juventus di Motta che, dopo i rigori falliti con l'Empoli e l'eliminazione dalla Coppa Italia, ha scelto con cura questa parola per esprimere tutta la sua delusione per un altro obiettivo sfumato. Una sintesi poco edificante e che in qualche modo segna anche un ulteriore cambiamento nel tipo di comunicazione che l'allenatore usa, e pi¨´ in generale ha usato, da quando ¨¨ alla guida di Madama. "Provo vergogna e spero che anche i miei giocatori la provino. Possiamo sbagliare tutto ma non l'atteggiamento in questo modo. Il pubblico ¨¨ stato fin troppo gentile con noi.?Bisogna solo chiedere scusa ai tifosi, alla societ¨¤ e alla storia di questo club. Abbiamo toccato il fondo". Motta non si era mai lasciato andare a uno sfogo cos¨Ź, seguito, in conferenza, da un'altra stilettata. Un colpo nel mucchio, ma solo in apparenza: "Non si pu¨° pretendere senza dare niente".