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Juve, spogliatoio sotto la lente: i nuovi leader ancora non ci sono
Il tema della leadership ritorna periodicamente nei discorsi in bianco e nero di una stagione come quella della Juventus. Dallo spogliatoio in cerca di guide a una mentalit¨¤ dichiarata a parole ma da dover dimostrare anche con i fatti. "Mancano dei leader che diano mentalit¨¤ vincente?", la domanda che ha riaperto la questione dopo l'eliminazione dalla Coppa Italia, "la delusione pi¨´ grande di tutte" secondo Mattia Perin, un giocatore della rosa attuale che ha una delle storie pi¨´ lunghe con la Signora. E anche uno che lo spogliatoio lo difende sempre: "In questo spogliatoio non ci sono figli di p.... e si pu¨° costruire. Spero che questa sconfitta ci faccia talmente male che possa farci crescere il prima possibile". Parola di numero uno.
domande
¡ª ?Una pioggia di fischi si ¨¨ abbattuta (di nuovo) sulle grandi delusioni del mercato: Koopmeiners e Nico Gonzalez. Criticati al momento del cambio, prima del tracollo finale, la pazienza dei tifosi nei loro confronti sembra essere definitivamente finita. Due fantasmi in bianco e nero, brutte copie di quello che avevano mostrato altrove e leader solo annunciati nonostante il primo abbia vinto una competizione europea e il secondo sia un titolare della nazionale argentina. E il ¡®blocco italiano¡¯? Non ¨¨ sempre incisivo come storicamente ¨¨ stato. E quindi chi pu¨° far crescere i giovani dopo che l'altro mercato (quello in uscita) ha tolto dalla Continassa quei veterani che hanno rappresentato per anni lo stile Juve? Le domande della ricostruzione - o rivoluzione - cercano risposte e la squadra dei leader che in campo, quando le cose non vanno, riescano a cambiare le sorti di una partita. Ma anche di una stagione.?
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