Ha vinto sei scudetti, ma guidando squadre strepitose. Ora lotta contro rivali pi¨´ forti (a iniziare dall¡¯Inter): non ha mai inciso cos¨¬. E i tifosi cambiano idea
Il rapporto tra Allegri e i tifosi della Juventus ¨¨ sempre stato strano, al punto che lo potremmo definire illogico. Durante il suo primo lustro torinese - cinque scudetti su cinque, due finali di Champions, sei coppe nazionali - ¨¨ stato spesso criticato dal popolo bianconero, la cui idea era pi¨´ o meno la seguente: una squadra cos¨¬ forte dovrebbe vincere tanto, come sta facendo, ma esprimere un calcio migliore, spettacolare, pi¨´ divertente. Un¡¯evidente contraddizione con il motto bonipertiano nel quale si ¨¨ sempre riconosciuta la Juve: "Vincere non ¨¨ importante, ¨¨ l¡¯unica cosa che conta". Macch¨¦: la gente voleva anche godersi lo show, non solo alzare trofei. Ce l¡¯avevano cos¨¬ tanto con quell¡¯allenatore che vinceva quasi sempre, e non li divertiva quasi mai, che a cadenza pi¨´ o meno regolare partivano campagne per il suo allontanamento: Allegriout impazzava spesso sui social, alla faccia degli scudetti. E alla fine perfino Andrea Agnelli s¡¯¨¨ adeguato: via Max, poche ore dopo il quinto titolo, e dentro Sarri. Ora s¨¬ che ci divertiamo.?
ripartenza
¡ª ?L¡¯aspetto strano della storia, quello che sembra davvero illogico, ¨¨ che Allegri ha cominciato a essere rimpianto quando era a casa, senza squadra. Soprattutto nel momento in cui Pirlo ha fallito - dopo nove stagioni consecutive - l¡¯assalto allo scudetto: se dobbiamo giocare male, e nemmeno vincere, allora ridateci Max. ? l¨¬ che ¨¨ cominciata la seconda avventura juventina di Allegri e quest¡¯anno - alla terza stagione del nuovo ciclo, l¡¯ottava complessiva - il rapporto tra il tecnico e il mondo bianconero ¨¨ diventato finalmente equilibrato, diremmo normale: la squadra non domina come in passato, ma prova a vincere, e la gente apprezza il lavoro di Allegri come non aveva mai fatto in tutti i suoi anni precedenti a Torino. Perch¨¦??
piccolo grande miracolo
¡ª ?Il sentimento dei tifosi nei confronti di Allegri probabilmente ¨¨ meno illogico di quanto possa apparire: se adesso lo esaltano, se apprezzano anche i successi di corto muso, se accettano di vincere bench¨¦ spesso il gioco non sia entusiasmante, ¨¨ perch¨¦ hanno capito che stavolta Max sta realmente facendo un piccolo, grande miracolo. La Juve non ¨¨ una squadra stellare come quelle che l¡¯allenatore ha guidato durante il ciclo d¡¯oro: non ha fuoriclasse n¨¦ grandi campioni, solo un paio di giocatori che potrebbero diventarlo (Vlahovic e Chiesa, ora anche Yildiz); non ha un organico di qualit¨¤ ampio; ha calciatori riscoperti, reinventati, valorizzati, portati oltre i loro limiti; ha un centrocampo troppo scarno senza Pogba e Fagioli. In un¡¯intervista alla Gazzetta, Fabio Capello ha dichiarato che il Milan ha una rosa migliore rispetto alla Juve. Certamente ce l¡¯ha superiore l¡¯Inter. E forse, con tutti gli uomini a disposizione, il Napoli non ¨¨ inferiore ai bianconeri. Se Allegri ¨¨ comunque lass¨´, ancora in piena corsa per lo scudetto, alla vigilia dello scontro diretto con i nerazzurri, significa che sta ottenendo dal suo gruppo di calciatori tutto quello che poteva dargli. E forse anche di pi¨´. Non sappiamo se la Juve quest¡¯anno vincer¨¤ lo scudetto. Guardando la classifica e gli organici, pensiamo che l¡¯Inter sia favorita in modo abbastanza netto nonostante abbia l¡¯impegno della Champions che aggiunger¨¤ stress e fatica (i bianconeri hanno invece la Coppa Italia). Anche se Allegri non riuscir¨¤ a conquistare il titolo, possiamo comunque dire che probabilmente sta vivendo la migliore stagione della sua carriera. Ha vinto sei scudetti, ¨¨ vero, ma sempre alla guida di squadre fortissime: lo era il Milan che nel 2011 scalz¨° l¡¯Inter dal trono con Ibrahimovic e Thiago Silva, Nesta e Seedorf; lo erano tutte le Juve che Max ha portato al successo fondate su Pirlo, Pogba, Tevez, Higuain, perfino Ronaldo.?
straordinario vincente
¡ª ?Sia chiaro, arrivare primi non ¨¨ mai facile, anche quando si ¨¨ i migliori, e il fatto che Allegri nella storia del nostro calcio sia secondo solo a Trapattoni per numero di scudetti (sette a sei) lo rende comunque uno straordinario vincente. Ma quanto sta facendo in questa stagione con Gatti e McKennie, con Yildiz e Cambiaso, con gli acciacchi iniziali di Vlahovic e gli infortuni continui di Chiesa, tirando fuori il meglio da ciascun suo giocatore, va perfino oltre le vittorie. ?, come dicevamo, un piccolo, grande miracolo. Che domenica sera a San Siro potrebbe spegnersi un po¡¯, oppure trovare nuova forza per crederci.
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