Inter, plusvalenze fatte: Ausilio a quota 40 ancora con i giovani

Non ci sono domeniche che tengano, di fronte alle plusvalenze. Oggi ¨¨ il giorno della scadenza. E oggi si lavorer¨¤ per chiudere anche formalmente le ultime operazioni, quelle che permettono di chiudere il bilancio 2018-19 senza sforare dai criteri del Financial Fair Play: come nella scorsa stagione, l’Inter mette insieme la cifra richiesta con le cessioni di alcuni giovani. Quest’anno serve una quarantina abbondante di milioni: Marotta e Ausilio li hanno gi¨¤ praticamente messi insieme. Per farlo, hanno dovuto accelerare i tempi su Andrea Pinamonti, che in un primo tempo sembrava potesse andare in ritiro con Conte, per valutarne con calma il futuro. Invece il ?Pina? ieri ha sostenuto le visite mediche al Genoa e la voce entrate del bilancio nerazzurro ¨¨ stata rimpinguata con 18 milioni. Andrea e Vanheusden, entrambi protagonisti dello scudetto Primavera 2017 (loro i due gol della finale con la Fiorentina) hanno contribuito alla causa con 30 milioni: 12 li ha versati lo Standard Liegi per il difensore belga gi¨¤ testato con successo in questa stagione in prestito. Altre due quote da 5 milioni ciascuna sono arrivate da Marco Sala (altro 1999, ultima stagione all’Arezzo) e da Andrea Adorante, attaccante di un anno pi¨´ giovane che ha chiuso presto la stagione in Primavera per infortunio. Il primo ¨¨ stato inserito nell’affare Sensi, il secondo per l’approdo di Brazao a Milano. Insomma, i soldi fisicamente non passeranno di mano, ma per il bilancio contano. Cos¨¬ siamo a 40: quelli che mancano arriveranno dal difensore Rizzo (2,5) al Genoa, forse dal centrocampista Gavioli (altrettanto, sempre in rossobl¨´), infine da Burgio (Atalanta) e Merola (Bologna). Questi 4 sono tutti Primavera, in una riedizione di quanto avvenuto 12 mesi fa.

Non le ultime

Allora si era ancora in regime di settlement agreement, ma esserne usciti, lo scorso maggio, non cancella la necessit¨¤ della corsa alle plusvalenze. I criteri del Fair Play finanziario, quelli che si applicano a tutti club (non solo agli osservati speciali), prevedono che, tenendo conto degli ultimi tre bilanci, le spese non possano superare i ricavi di pi¨´ di 30 milioni. Insomma, i conti degli ultimi 3 anni possono tollerare un -30 di passivo. Motivo per cui risentiremo parlare di plusvalenze anche il prossimo giugno. Per¨° la quota potrebbe essere pi¨´ bassa, visto che il fatturato del club ¨¨ in crescita (dai 281 milioni del 2018 ai 360 circa con cui si chiuder¨¤ il 2019) e considerato che per i conti Uefa andr¨¤ in "archivio" la stagione 2015-16, la prima di Suning che fece segnare un passivo di 140 milioni sul mercato (poche cessioni e 70 milioni spesi per Joao Mario e Gabigol). Il rigore negli investimenti resta, ma la situazione da cui partiranno i conti nel 2020 potrebbe essere pi¨´ positiva. Poi certo, molto dipender¨¤ dal bilancio di questa sessione estiva: i soldi per gli investimenti ritenuti fondamentali da Conte sono gi¨¤ stati stanziati, ma servir¨¤ rientrare di una parte con le cessioni. Per Lukaku servir¨¤ uno sforzo, ma l’Inter ha scelto: vuole i giganti. Dzeko sembra apprezzare: ha cominciato a seguire il belga su Instagram.