
L’allenatore ¨¨ un uomo solo. Quante volte l’abbiamo sentito e pensato. Le scelte a volte dolorose, la gestione complicata di tanti giocatori con personalit¨¤ diverse, le pressioni: non ¨¨ un lavoro semplice, soprattutto nei grandi club, anche se le gratificazioni professionali ed economiche bilanciano ampiamente ogni difficolt¨¤. Resta il fatto che l’allenatore spesso ¨¨ un uomo solo. Ecco perch¨¦ negli ultimi anni ¨¨ diventato sempre pi¨´ importante lo staff tecnico, solitamente composto da persone fidate e spesso da veri e propri amici dell’allenatore a cui non serve solo un aiuto sul campo, ma anche molto altro. Una parola giusta al momento giusto, un semplice sguardo d’intesa: piccole cose che per¨° possono fare la differenza. A volte negli staff entrano addirittura i familiari pi¨´ stretti dell’allenatore. Uno dei primi ¨¨ stato Davide Ancelotti, figlio di Carlo, che ha seguito il padre in alcune tappe della sua carriera. Cominci¨° al Psg come preparatore atletico delle giovanili, poi al Real fu preparatore della prima squadra e al Bayern divenne vice allenatore anche se fu presentato come preparatore, forse per evitare piccole polemiche ed eventuali accuse di nepotismo. A Napoli (dove il nutrizionista ¨¨ il genero di Ancelotti) Davide ¨¨ ufficialmente il vice di Carlo e sarebbe curioso sapere come gestisce i rapporti con i giocatori, soprattutto quelli pi¨´ “caldi”. Il vice allenatore, infatti, di solito si ritaglia un ruolo prezioso nello spogliatoio: cerca di mediare tra la squadra e il tecnico e prova a sanare eventuali frizioni guadagnandosi la fiducia del gruppo. Compito probabilmente pi¨´ difficile, ma anche pi¨´ stimolante, se oltre a essere il vice sei anche il figlio dell’allenatore.