Colloquio tra lĄŻallenatore e il capitano, a secco da 8 gare: niente ansie, il club ¨¨ con lui. Col Cagliari lĄŻargentino ha un conto aperto
Una chiacchierata, onesta e sincera, una delle tante tra capitano e allenatore. E, soprattutto, una di quelle che piacciono tanto a Inzaghi: anche adesso che ¨¨ un riferimento per le panchine di tutta Europa, Simone ha mantenuto la vecchia indole da giocatore. Per il tecnico interista ¨¨ sempre meglio vestirsi da fratello maggiore piuttosto che da padre severo: pi¨´ carota e meno bastone, soprattutto se cĄŻ¨¨ da smuovere dal torpore il proprio cannoniere principe che rischia di intristirsi nellĄŻattesa di un gol, neanche fosse Cenerentola al ballo. Insomma, Inzaghi ha voluto (ri)parlare con Lautaro Martinez proprio adesso: niente di nuovo sotto al sole, i colloqui tra i due sono continui, ma in fondo questa volta non era come le altre. LĄŻargentino andava coccolato per bene, adesso che di fronte a lui porta si ¨¨ improvvisamente e misteriosamente rimpicciolita. Questo pronto intervento Inzaghi ¨¨ servito da tranquillante per il Toro, ha dato maggiore forza a ci¨° che lĄŻallenatore gli ha sempre ripetuto in ogni pomeriggio ad Appiano: ¨¨ stato grande centravanti anche Simone, lui primo sa che i periodi grigi fatti di errori e sprechi capitano a tutte le punte. LĄŻargentino, un generoso che tende a incaponirsi quando la palla non entra, ha ovviamente apprezzato: ¨¨ bello sentire che nessuno nel club potrebbe mai metterlo in discussione o, peggio ancora, lasciarlo alla deriva quando le onde sono alte. Da parte sua, il Toro sa che ¨¨ inutile vivere con lĄŻossessione, basta concentrarsi sul modo migliore per aiutare la compagnia.?
il problema
ĄŞ ?La coperta calda di Inzaghi aiuter¨¤ di certo e Martinez star¨¤ in campo finch¨Ś non salter¨¤ una volta per tutte il tappo. Dopo, magari, le reti scorreranno a fiumi, come lo spumante nel Capodanno che tutta lĄŻInter passer¨¤ a Riad. Il problema sotto porta, per¨°, ¨¨ evidente perch¨Ś non cĄŻ¨¨ pi¨´ traccia del Lautaro cannibale nellĄŻanno della stella. Anzi, a voler confrontare brutalmente passato e presente, considerando 16 partite effettivamente giocate dai nerazzurri (una, a Firenze, oggi ¨¨ da recuperare), si rischia la vertigine: lĄŻargentino ¨¨ passato da 15 centri a 5 appena. Nel 2023-24, in cui vedeva sempre il campo, Martinez aveva tirato in porta 53 volte, in questo 2024-25 si ¨¨ fermato a 38 appena. La fatica ne segnare dellĄŻargentino si ¨¨ fatta preoccupante soprattutto nellĄŻultimo scorcio: otto partite, 554 minuti tra campionato e coppe senza gol, non succedevano da tre anni. La sua striscia pi¨´ lunga allĄŻasciutto risale al 2021-22, stagione dellĄŻInzaghi I: l¨Ź Lautaro non segn¨° per dieci partite tra campionato, Champions e Coppa Italia, poi lo sblocco. La stagione scorsa uguale, ma dopo aver sparato i fuochi dĄŻartificio per mesi: niente gol per 8 partite, dalla sfida contro lĄŻAtalanta del 28 febbraio a Frosinone-Inter del 10 maggio.?
svolta attesa
ĄŞ ?Secondo i dati di Appiano, e anche a voler soffermarsi sulla mobilit¨¤ in partita, la forma fisica del 10 ¨¨ ottima. La spiegazione degli errori sottoporta, dunque, ¨¨ mentale, oltrech¨Ś tattica: intervistato dal Corriere della Sera, lo stesso Lautaro ha ribadito di giocare in posizione diversa rispetto alla stagione passata. I campetti qui sopra, che mostrano le zolle da lui calpestate, confermano la tesi: Martinez orbita pi¨´ fuori dallĄŻarea rispetto al passato. E, di conseguenza, sul trono si siede adesso il gemello francese: Marcus Thuram, capocannoniere del campionato a quota 12 centri, ¨¨ diventato, quasi naturalmente, il principale terminale di Inzaghi in posizione avanzata. Per lĄŻargentino diminuiscono gli spazi per graffiare, ma oggi pomeriggio in Sardegna pu¨° davvero cambiare qualcosa: Lautaro ¨¨ lĄŻinterista che ha pi¨´ segnato in carriera ai sardi, nove volte. Solo contro la Salernitana (10) si ¨¨ spinto pi¨´ in l¨¤. In pi¨´, una parolina amica, detta da fratello maggiore al momento giusto, potrebbe aiutarlo una volta per tutte nellĄŻimpresa.
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