Apre in avvio di ripresa un zuccata di Bastoni, poi torna al gol il Toro e Calhanolgu trasforma dagli undici metri dopo il mani di Wieteska
L¡¯Inter congeda il suo 2024 stellato ¨C 89 punti nell¡¯anno solare e una partita in meno - con una vittoria rotonda in terra sarda e con la notizia che pi¨´ aspettava in vista della Supercoppa: tanto tuon¨° che piovve, ¨¨ finito l¡¯incantesimo di Lautaro. Il gol del Toro, tra quello di Bastoni e il rigore di Calha, ha puntellato il secondo tempo nerazzurro contro un Cagliari troppo friabile, soprattutto davanti: per Nicola ¨¨ la quarta sconfitta di fila, l¡¯allarme retrocessione ¨¨ sempre pi¨´ pesante mentre la Domus Arena contesta.
avvio boom
¡ª ?In avvio Simone Inzaghi fa le prove di Supercoppa araba con la migliore formazione possibile, considerata la continua penuria difensiva: qui in Sardegna non ¨¨ a volato neanche Darmian, oltre ad Acerbi-De Vrij, e anche per questo Bisseck, in ascesa verticale, conserva il suo posto. Dopo tre sconfitte di fila, Davide Nicola d¨¤ fiducia ancora a Piccoli al posto di Pavoletti e rid¨¤ la porta cagliaritana a Scuffet. Ed ¨¨ proprio l¡¯ex bambino prodigio dell¡¯Udinese a prendersi la scena nel primo quarto d¡¯ora di assedio interista: due paratone a salvare la baracca, una su destro improvviso e imprevedibile di Thuram e un¡¯altra su piattone secco di Dumfries. Come a voler dire che le sue promesse (tradite) di inizio carriera non erano mal riposte. In pi¨´, i campioni di Italia aggiungono pure un¡¯altra maxi-occasione divorata, stavolta da Mkhitaryan: un¡¯azione piuttosto confusa manda in porta Barella (fischiato dai suoi concittadini), che salta Scuffet ma non arriva a calciare, e cos¨¬ scarica per Thuram che, a sua volta, appoggia sull¡¯armeno. Micki ¨¨ tanto solo quanto stranamente impreciso. Il controllo nerazzurro sulla gara ¨¨ evidente, nonostante un certo intestardirsi per vie centrali, come la maledizione che pare accompagnare Lautaro Martinez fin tutto il primo tempo: il gol che sbaglia su cross tagliente di Calha, a porta vuota, ¨¨ un mistero della fede.
niente sblocco
¡ª ?Non bastasse, l¡¯argentino passa gran parte dei primi 45¡¯ a bisticciare con il centralone rivale Yerry Mina, colombiano sanguigno: storie tese sudamericane, scintile continue, come quando il difensore di Nicola strattona un po¡¯ troppo il gemello di Martinez, Thuram, giusto vicino all¡¯area procurando una punizione pericolosa. Alla fine, il dominio interista non sgorga per¨° in nessuna rete, nonostante continue situazioni di pericolo: da mettere nella lista pure un sinistro volante, dritto per dritto, di Barella. La conseguenza di tanto spreco ¨¨ che, di volta in volta, l¡¯Inter ha attimi di sbandamento in difesa: se il tridente cagliaritano dietro alla punta, Zortea-Gaetano-Augello, non riesce mai a dare l¡¯innesco, sono i terzini bassi a creare pericoli sui cross. Obert ha un sinistro tagliente come carta vetrata, Zappa trova un pallone per Piccoli che aggira Bisseck, ma non riesce ad impattare.
salta il tappo
¡ª ?Il secondo tempo inizia con un cambio di Nicola nel cuore della difesa: oltre ad avere i nervi a fiori di pelle, Mina aveva lamentato un dolore al polpaccio e per questo deve lasciare il posto al polacco Wieteska. ? un cambio che peser¨¤ nell¡¯economia della partita, da quel momento in mezzo mancano i centimetri e la malizia del colombiano. Sar¨¤ un caso, ma il risultato cambia gi¨¤ al 53¡¯ e l¡¯Inter sprecona, dopo tante occasioni nitide sparse nel primo tempo, fa centro nel modo pi¨´ strambo: la zuccata di Bastoni, su palla rimessa dentro da Barella, trova l¡¯altro palo. ? un campanile bizzarro su cui Scuffet avrebbe potuto presidiare meglio la trincea. Saltato il tappo, l¡¯Inter naviga nella ricerca del 2-0, anche se trema un attimo quando Nicola aumenta il peso offensivo con due punte pesanti in campo (Marin e Pavoletti rispettivamente per Obert e Gaetano): Sommer ¨¨, infatti, costretto a una uscita a valanga su Piccoli, primo vero intervento della serata. Da l¨¬, solo buone notizie per Inzaghi, mentre si fa notte fonda per Nicola: Simone pu¨° finalmente esultare perch¨¦ il suo capitano ha sconfitto la maledizione. Dopo otto partite di digiuno e un altro golletto sbagliato a inizio ripresa, Lautaro si sblocca con il pi¨´ classico delle reti da centravanti di rapina, su solito cross di Barella. Non un tocco difficile per un fuoriclasse come l¡¯argentino, ma nell¡¯ultimo periodo la nuvoletta nera che l¡¯accompagnava gli aveva fatto sbagliare occasioni perfino pi¨´ clamorose. Il 3-0 ¨¨, invece, un rigore di Calha che arriva su manata scriteriata di Wieteska nel tentativo di anticipare De Vrij. A questo punto l¡¯Inter pu¨° pensare all¡¯Atalanta da sfidare a Riad marted¨¬ e pu¨° risparmiare le energie preziose di Barella, Dimarco e Thuram e Calha, tutti sostituiti in momenti diversi. Il Cagliari, invece, finisce sotto la curva che vuole mandare ¡°tutti a lavorare¡±: per salvarsi servir¨¤ molto di pi¨´.?
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