L’Everest davanti a Inzaghi e le due missioni di Allegri
Una carambola di sorprese cos¨¬ era difficile da immaginare. L’onda lunga di un campionato anomalo sta cambiando i connotati di quasi tutti i club. La Juve ¨¨ tornata alle certezze di Allegri dopo aver sperimentato soluzioni diverse (Sarri) e preso il rischio di una scommessa (Pirlo). L’Inter, che ha coronato solo poche settimane fa l’inseguimento allo scudetto assente da una vita, ¨¨ rimasta senza le certezze (Conte) e preso il rischio di una scommessa (Simone Inzaghi). Con una differenza non banale: la Juve il ribaltamento l’ha voluto, l’Inter no.
Sulle ragioni che hanno portato Conte e l’Inter alla separazione si potrebbe scrivere un romanzo. Gi¨¤ alla fine della stagione scorsa, chiusa con un secondo posto carico di promesse e una finale di Europa League, le tensioni tra i dirigenti nerazzurri e l’allenatore erano al limite. I mesi trascorsi in apnea con l’obiettivo dello scudetto hanno solo messo tra parentesi problemi antichi evidentemente ancora vivi. In una separazione le ragioni e i torti sono difficili da attribuire con nettezza. Faccio solo due considerazioni di cui sono convinto: senza Conte il nostro campionato ¨¨ pi¨´ povero, senza Conte lo scudetto l’Inter non l’avrebbe mai vinto. Ora per¨° un romanzo ¨¨ finito e c’¨¨ da scriverne un altro.
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Simone Inzaghi ¨¨ un tecnico che somiglia a Conte nel pensiero tecnico, ma ¨¨ tutto diverso, e ci mancherebbe, per quanto riguarda il resto dell’armamentario che si porta dietro ogni allenatore. Diverso il modo di gestire i giocatori, diverso il modo di porsi con la societ¨¤. Zhang ha spiegato le difficolt¨¤ che deve affrontare e risolvere. Ridimensionamento dei costi e taglio del debito. Fare un utile di 100 milioni sul mercato non sar¨¤ facile, anche se da Campioni d’Italia ¨¨ aumentato il valore di chiunque oggi sia nella rosa nerazzurra. Inzaghi non sar¨¤ di sicuro un tecnico che ostacoler¨¤ o render¨¤ difficoltose le operazioni della societ¨¤. Non lo ha mai fatto alla Lazio, a maggior ragione non lo far¨¤ ora all’Inter.
Il club ha per¨° la responsabilit¨¤, oltrech¨¦ dei conti, anche dei milioni di tifosi che rappresenta. Si pu¨° alleggerire il peso del monte ingaggi perdendo il meno possibile dal punto di vista tecnico. Fare a meno di un paio di titolari, restando una squadra competitiva in Italia e in Europa ¨¨ possibile, purch¨¦ si investa bene, preferibilmente in giovani di talento. Ci sono esempi in Italia, e non solo, di societ¨¤ che hanno saputo tenere insieme bilancio virtuoso e risultato tecnico. Alleggerirsi senza indebolirsi ¨¨ la sfida che deve affrontare l’Inter. Inzaghi ha davanti un Everest di attese enormi da scalare: fare un campionato di testa, andare avanti in Champions League dove c’¨¨ tutto un altro calcio. Non pu¨° farlo senza il sostegno convinto e totale della societ¨¤. Se per¨° Marotta ha cercato fino all’ultimo Allegri significa che non ha rinunciato a grandi obiettivi, non li cambier¨¤ solo perch¨¦ ha dovuto sterzare su Inzaghi.
Certo dovr¨¤ competere con un’altra Juve, meno sperimentale, pi¨´ concreta, risoluta. Allegri ¨¨ tornato in un club che conosce bene con un presidente, Agnelli, che l’ha fatto andar via malvolentieri e che l’ha ripreso preferendolo ad altre opzioni. Allegri rimodeller¨¤ la Juve non senza qualche scelta sorprendente per vincere subito in Italia e dare un segno in Europa. Sa come si fa.
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