Alla vigilia della trasferta col Cagliari il tecnico nerazzurro dichiara: “La Var ¨¨ migliorabile, ma non do consigli. Sono contento per le prestazioni di Perisic e Lautaro. Keita? Vediamo giorno per giorno”
Luciano Spalletti, 59 anni. Getty
Prima o poi, pare di capire, diventer¨¤ un’abitudine, e le domande su Mauro Icardi forse scompariranno. Non siamo ancora a questo punto, Spalletti alla vigilia della trasferta di Cagliari, gara che ¨¨ obbligato a vincere se non vuole complicare la corsa Champions, deve puntualizzare in apertura. Ma la non-risposta contiene una bordata: “Di Icardi sono gi¨¤ state dette molte cose, sia dall’a.d. Marotta che dal presidente Zhang. Io da qui in avanti parlo di quelli che ci sono, non di quelli che non ci sono. Perch¨¦ sono quelli che vengono in campo e che hanno a cuore la sorte dell’Inter. Degli altri non ne parler¨° pi¨´”.
CAPEZZOLI —
Ma esistono anche temi alternativi che tengono accesa l’attenzione degli interisti. Fra questi tiene banco il rigore di Firenze. E Spalletti risponde ironicamente a Pioli: “Pioli ha ragione. Stiamo facendo confusione, perch¨¦ quelli della mano non sono polpastrelli, ma capezzoli. Se ti sbatte sui capezzoli come D’Ambrosio ¨¨ mano, se ti sbatte sui polpastrelli come Vitor Hugo non ¨¨ nulla”. Nessun consiglio invece sull’uso della Var: “Quello che hanno creato con la Var ¨¨ un meccanismo perfetto dal punto di vista di macchina. Poi per¨° le machine vanno guidate, ci vuole un’intesa e ci sono episodi comunque difficili da valutare, anche allo schermo. Non quello di D’Ambrosio, ma ce ne sono. Se devono intervenire 5-6 volte per la correttezza della partita ¨¨ giusto che si vada. La Var ¨¨ il futuro”.
CHAMPIONS —
I due punti persi, “danno irreparabile” secondo Marotta, possono condizionare un corsa Champions riaperta, ma che non sorprende il tecnico: “Io sapevo che sarebbe stata una storia lunga e difficile, come lo ¨¨ stata quella precedente. Perch¨¦ come noi cerchiamo di allevare il futuro lo fanno anche gli altri. Oltre quelle tre ci sono ancora dentro anche la Lazio e l’Atalanta, o il Torino se d¨¤ seguito alla striscia di risultati”. Anche senza Mauro l’Inter ha la forza per reggere: “Hanno la faccia giusta per giocarsi questo finale di campionato. In qualsiasi gruppo ci sono momenti in cui le cose sono pi¨´ stimolanti: questo ¨¨ uno di quelli in cui sei portato a dare di pi¨´ per sopperire all’assenza di un giocatore forte. Fisicamente stiamo molto bene, ci sono ancora risorse e giocatori che possono fare meglio: uno di questi ¨¨ Nainggolan. Sono contento delle sue ultime partite, ma da come lo conosco so che ha ancora qualit¨¤ da far vedere”. Fra quelli che sono gi¨¤ saliti ci sono Perisic, Brozovic e Vecino: “Era successo anche l’anno scorso che Perisic non avesse passato un buon periodo. Pu¨° succedere di essere condizionati da episodi, momenti. Sono molte le cose che ti devi caricare, a livello mentale e fisico. Pu¨° succedere di non essere sempre cos¨¬ determinati e capaci di sfruttare tutti i cavalli. Ma lui incide comunque, ¨¨ forte e affidabile, da Inter. Brozovic e Vecino sono perfetti per stare insieme, con caratteristiche complementari: ma quando sono calati ¨¨ perch¨¦ ¨¨ calata tutta la squadra”. Chiusura su Lautaro: “Sta facendo quello che io mi aspettavo, ha il carico delle responsabilit¨¤, ma ha fatto vedere alcuni dei numeri dei suoi, sa alzare la squadra e puntare linea difensiva da solo. Ha pi¨´ qualit¨¤, e ha gestito molto bene il suo momento. Sta crescendo in maniera imponente, anche come comportamento dentro agli allenamenti. In diffida? La squadra non dipende mai da un giocatore”.
Valerio Clari
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