Sorpresa, la prima domanda la fa lui: "Come state?". E mica puoi distrarti, con uno cos¨¬. "Quando ero nelle giovanili del Racing, lavoravamo molto sulla concentrazione – racconta Lautaro Martinez –. Con una psicologa facevamo dei test con numeri, lettere, frasi e io avevo sempre il livello pi¨´ alto. Uno di questi test era un foglio con numeri sparsi da 1 a 100, bisognava unirli con una linea senza mai alzare la penna dal foglio: io sono arrivato a 95, i miei compagni pi¨´ o meno si fermavano a 40-50, massimo 70. S¨¬, la concentrazione ¨¨ una mia dote. E mi aiuta in campo, per restare dentro la partita per 90’".
L'INTERVISTA
Inter, Lautaro: "Con la Juve come nel derby. A CR7 invidio il colpo di testa"
Il Toro si racconta in un’intervista alla Gazzetta: "Ci resta solo l’obiettivo Champions, non possiamo fallire. Nelle coppe potevamo fare pi¨´ strada"
Specie se i 90’ sono contro la Juve...
"L’Inter ci arriva bene, ancor pi¨´ di quanto non dicano i risultati, che non sono sempre quelli che vogliamo. L’ultimo pareggio con la Roma ¨¨ un punto guadagnato per il nostro obiettivo: ¨¨ l’unico che ci resta, non possiamo fallire. Dobbiamo giocare come nel derby".
Si aspettava di fare pi¨´ strada nelle coppe?
"S¨¬. Con la Lazio siamo finiti ai rigori, poi la sfortuna... In Champions abbiamo fatto una grandissima prima parte, poi ci siamo fermati. In Europa League ero molto fiducioso, perch¨¦ vedevo la squadra carica. Invece siamo usciti perdendo in casa, eravamo tutti molto tristi, feriti".
La Juve ¨¨ CR7. Cosa gli ruberesti?
"Il colpo di testa: su corner o su punizione lui sa attaccare il pallone. E quasi sempre ci riesce. Ha tante armi, ma questa ¨¨ una delle pi¨´ pericolose".
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