Uno para, l'altro segna: l'Inter è sempre più... Martinez dipendente

L’anno nuovo ha spazzato via incertezze, digiuno da gol, scarsa incisività sotto porta: Lautaro Martinez in questo avvio di 2025 si è ripreso l’Inter. Anche contro il Genoa è stato un graffio del Toro a decidere una sfida parecchio complicata, che senza "l’altro" Martinez avrebbe potuto trasformarsi in drammatica. Perché è grazie alla paratona di Josep - alla prima da titolare in campionato - su Ekuban se il risultato è rimasto inchiodato sullo 0-0, prima che il 10° centro in campionato del Toro (primo straniero nella storia del club a raggiungere la doppia cifra in sei diverse stagioni di Serie A) regalasse i tre punti che proiettano l’Inter in testa alla classifica almeno per una notte. Pensare oggi che la prima metà di stagione di Lautaro sia stata tra le peggiori da quando veste la maglia nerazzurra stona, considerando quanto l’Inter di oggi - orfana di Thuram - ruoti attorno a lui. Il gol contro il Genoa spazza via anche una prima metà di febbraio difficile per l’Inter e per il Toro, che l’ultimo centro (tre insieme, in Champions contro il Monaco) l’aveva trovato il 29 gennaio.?

Il capitano nerazzurro poi fa i complimenti all’omonimo Josep: "Ha lavorato tantissimo da quando è arrivato, sono molto felice per lui". E felice lo è pure il dodicesimo nerazzurro, subito protagonista alla prima da titolare in Serie A con l’Inter: "Ero emozionato di giocare contro il Genoa, la mia ex squadra. Ma è più importante la vittoria della squadra della mia parata". Di certo, però, i tre punti sono arrivati anche grazie al miracolo di Josep sull’ex compagno Ekuban che avrebbe potuto complicare non poco i piani di Inzaghi nella rincorsa al Napoli.