La corsa scudetto
Il Principe non cerca moglie e neppure l’Inter: ¨¨ lass¨´, ¨¨ lui che la vede lass¨´, gi¨¤ ad altezza scudetto. Basta una telefonata dall’altra parte del mondo, a Diego Milito. Bast¨° anche all’Inter, a Javier Zanetti: “Chiamai Pupi, gli segnalai un ragazzo, era Lautaro. Lo conosceva gi¨¤, ne volle sapere di pi¨´, ne parlammo altre volte. Gli dissi con decisione: “Con lui andate sul sicuro”. Ed eccoci qui”.
Ok. Ma non ¨¨ sorpreso del rendimento cos¨¬ elevato?
“Onestamente no, perch¨¦ dovrei esserlo? Ero convinto anche allora che avrebbe fatto tutto quello che sta mostrando di saper fare. E aggiungo: ha grandi margini di miglioramento, i limiti pu¨° metterseli solo lui. Ho sentito quel che ha detto Conte, sono d’accordo con lui. Dipende solo da Lautaro capire dove vuole arrivare. Ma pu¨° serenamente diventare un top player”.
Ha parlato di margini di miglioramento. Quali sono?
“Uno su tutti, il temperamento. Un attaccante deve prendere meno cartellini gialli, questa cosa gliel’ho detta di persona. Ricordo che nella stagione scorsa salt¨° pure una partita per somma di ammonizioni (in Europa League, ndr): una grande squadra come l’Inter deve prestare attenzione a queste cose. Ma ha tempo per capirlo, fa parte del processo di maturit¨¤ non ancora completato”.
Ci crede allo scudetto dell’Inter?
“S¨¬. Penso che sar¨¤ duello con la Juve fino alla fine, l’Inter ¨¨ in grado di competere con i bianconeri, ci sono i presupposti giusti. Vero, la Juve ha maggiore esperienza a determinati livelli. Ma l’entusiasmo che l’ottima partenza ha regalato all’Inter ¨¨ enorme, la strada ¨¨ giusta”.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
