Inter, Vecino come Nainggolan. Dietro la punta per risolvere problemi

Quando ti ritrovi spalle al muro, quando le cose sembrano volgere al peggio, non resta che accendere un grosso faro su Milano, con il simbolo della "Garra Charrua" (non chiedeteci come è fatto). E Matias Vecino arriverà in soccorso dei tifosi interisti. Un anno fa acchiappò a Roma una Champions che sembrava compromessa dopo la sconfitta in casa col Sassuolo, a inizio autunno ribaltò le sorti del debutto in Champions, con un colpo di testa che sembrava indirizzare il girone. Ieri sera ha cancellato in pochi minuti i timori che l’Inter fosse quella vista contro l’Eintracht: il gol, in fondo, è stata una formalità, facilitata dalla sponda di Lautaro. Ma sin da inizio gara si è visto che l’uruguaiano fra le linee poteva fare male.

l'asse verticale — Matias in quel ruolo all’Inter è una novità, dettata ovviamente dall’emergenza quasi continua di una stagione strana in casa nerazzurra e particolarmente sfortunata per Radja Nainggolan. "Abbiamo provato questa soluzione nell'allenamento di sabato", ha detto l'ex-viola. L'anno provata bene, visto che si è creato un asse verticale quasi costante che collegava Brozovic a Matias: il passaggio del croato tagliava fuori la linea dei centrocampisti rossoneri e trovava Vecino nella possibilità di avere campo da correre e spazi per inserirsi. Nel primo tempo resta il rimpianto per un secondo gol pressoché "mangiato".

c'è un futuro? — Il Milan ha probabilmente tardato a trovare contromisure, ma la soluzione può forse essere riproposta in futuro: Vecino ha sempre dimostrato di avere la gamba giusta per attaccare l'area e un certo sesto senso per trovarsi al posto giusto al momento giusto. Non sarebbe strano rivederlo dietro il centravanti. Magari non diventerà un'intuizione di quelle che cambiano la carriera di un giocatore, come Brozovic davanti alla difesa, ma sicuramente è un'opzione in più per l'Inter. Lui nella zona mista post-derby è stato possibilista: "? una posizione che ho fatto qualche volta anche in passato, non è del tutto nuova. Mi piace molto arrivare in area, e quindi stare più vicino alla porta per dare sostegno ai nostri attaccanti". Quando serve, chiamatelo.