L'impatto nella nuova realt¨¤ ¨¨ inversamente proporzionale al rumore del loro acquisto. Chi ¨¨ arrivato con squilli di tromba e come possibile nuovo leader difensivo, oggi si trova scavalcato nelle gerarchie e spesso finisce in panchina; chi invece ¨¨ sbarcato con qualche perplessit¨¤, in poco tempo ha conquistato – e convinto – il mondo Inter. In sintesi, ecco la storia italiana Diego Godin e Ashley Young e due modi diversi di essere dei 34enni agli ordini di Antonio Conte.
Il confronto
Godin-Young: stessa et¨¤, ma impatto diverso sul mondo Inter
L'uruguaiano in difficolt¨¤, l'inglese da subito protagonista. Ma per l'obiettivo Europa League possono entrambi essere decisivi...
In difficolt¨¤
¡ªE la differenza – probabilmente – sta a monte: Godin ¨¨ stato acquistato dall'Inter nel febbraio 2019, da svincolato. Un colpo per anticipare la concorrenza, senza per¨° avere - ancora - certezza sul progetto tecnico futuro. Un affare vista l'esperienza internazionale e l'affidabilit¨¤ del Faraone (come viene chiamato in Uruguay), fino allo scorso anno tra i migliori difensori al mondo. Meno, per¨°, per quel che ¨¨ successo poi. Ossia, l'arrivo di Conte ha cambiato gli scenari e con la difesa a tre Diego non ha mai dimostrato un gran feeling.
Futuro incerto
¡ªLa parabola incerta del Faraone trova conferma nei numeri. Restando solo alla Serie A, Godin ha fin qui totalizzato 16 presenze, di cui 12 da titolare. E la media voto ¨¨ tutt'altro che esaltante: 5,82 per 1.090 minuti giocati. E pi¨´ che grandi interventi difensivi, negli occhi dei tifosi interisti restano alcune errori pagati a caro prezzo, come ad esempio quell'anticipo avventato cercato nel recupero a Firenze che ha spianato l'autostrada verso la porta a Vlahovic, per il pari della Fiorentina. Godin ha altri due anni di contratto per una cifra intorno a 6,5 milioni, ma il suo futuro a Milano non ¨¨ poi cos¨¬ scontato.
Super inserimento
¡ªGodin ha dalla sua una grande esperienza internazionale e - anche - una Europa League vinta. Ma non ¨¨ l'unico ad aver alzato il trofeo che potrebbe essere il vero obiettivo di stagione dell'Inter. Ha convinto decisamente molto di pi¨´ Ashley Young - che in Europa ha vinto con lo United - in molto meno tempo: arrivato a gennaio per rinforzare le fasce nerazzurre, l'inglese s'¨¨ integrato a meraviglia con i compagni, ritagliandosi da subito un ruolo da protagonista nel sistema di gioco contiano. Cinque partite in A, tutte da titolare, con una media voto di 6,37 nei 449 minuti in campo. S'¨¨ presentato a San Siro con un assist per Lautaro contro il Cagliari, poi ha trovato il primo centro italiano nel big match dell'Olimpico, dove una sua vol¨¦e aveva sbloccato la sfida con la Lazio. Qualit¨¤ in fase offensiva, precisione e applicazione in quella difensiva. E l'opzione per il prossimo anno pare proprio garantita.
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