la capolista
"? stata dipinta una situazione peggiore di quanto fosse: non ci si pu¨° arrendere alle prime difficolt¨¤". L’Inter di Simone Inzaghi ¨¨ a due partite dal titolo di campione d’inverno e agli ottavi di finale di Champions League. In casa nerazzurra gonfiano il petto, dopo un’estate complicata per gli addii di Conte, Lukaku e Hakimi, oltre all’indisponibilit¨¤ di Eriksen.
Piero Ausilio, direttore sportivo dell’Inter, ¨¨ tornato sulla rivoluzione estiva in un'intervista a Sky: "Perdere un allenatore come Conte e un giocatore come Hakimi e poi successivamente Lukaku ed Eriksen poteva ammazzare chiunque, non noi".
"Resistere alla scorsa estate ¨¨ stato possibile solo con perseveranza e lavoro. Quest’estate c’¨¨ stato un momento di disorientamento quando Lukaku ci ha detto che sarebbe andato via. Non era previsto ed ¨¨ successo all’improvviso. L¨¬ - ha assicurato Inzaghi - siamo stati bravi noi a non perderci d’animo e lavorare di fantasia. Aver preso Dzeko e Correa, soprattutto a quelle condizioni, credo sia stato un gran risultato. Quest’estate sembrava che avessimo una montagna insormontabile da scalare, ma ce l’abbiamo fatta. Sapevamo che i giocatori che erano partiti, per quanto importanti, potevano essere sostituiti".
"Dall’arrivo di Zhang nel 2016 ¨¨ stato un crescendo continuo, sia a livello di squadra che di management", ha proseguito Auslio. "Non dimentico nessuno, da Pioli e Spalletti a Conte. Ogni tappa ¨¨ stata importante, ogni tecnico ci ha dato qualcosa in questo percorso. Poi ¨¨ arrivato Inzaghi, il nostro architetto d’interni. La struttura c’era, poi si ¨¨ trattato di lavorare sull’estetica. Il lavoro di Inzaghi si vede partita dopo partita, c’¨¨ libert¨¤ di gioco, un possesso palla fluido, qualit¨¤ e fantasia. Inzaghi ci ha convinto prima di tutto con le idee e con il progetto, il campo ha confermato che non ci eravamo sbagliati".
"Sacrifici economici la prossima estate? Vogliamo fare della continuit¨¤ e della stabilit¨¤ due certezze, perch¨¦ i tempi lo esigono. Ci sono realt¨¤ con cui ¨¨ oggettivamente difficile competere, per esempio il sistema Premier che oggi ¨¨ troppo pi¨´ avanti e ricco rispetto al nostro. Noi dobbiamo metterci impegno e fantasia. Qui si pagano gli stipendi nei tempi previsti facciamo le cose fatte bene. Non possiamo pensare esclusivamente a comprare giocatori, bisogna saper fare gli investimenti giusti e saper bilanciare tutte le esigenze. Ma l’Inter non uscir¨¤ mai ridimensionata dal mercato. Oggi l’Inter ¨¨ competitiva, non abbiamo bisogno di fare grandi operazioni. Siamo completi in ogni reparto, ogni intervento dipender¨¤ da eventuali partenze. Onana? Ci guardiamo attorno, lui rappresenta una delle opportunit¨¤ che prendiamo in considerazione, in ogni caso per la prossima estate, perch¨¦ a gennaio non pensiamo di fare granch¨¦. Se riprenderei Lukaku? In prestito s¨¬".
"Gli scambi e le plusvalenze sono pratiche comuni a tutti e sono lecite, sempre quando siano fatte bene e nel rispetto dei regolamenti. L’Inter ha sempre agito nel rispetto di queste regole. I parametri zero sono delle opportunit¨¤, ma sono anche delle situazioni con cui devi convivere. Ogni giocatore ha una situazione, quando si va a scadenza ci sono ragionamenti da fare sull’et¨¤, sugli ingaggi, molte volte i parametri zeri pi¨´ ambiti hanno pretese troppo elevate". Il direttore sportivo nerazzurro si ¨¨ poi soffermato anche sulla questione rinnovi, sia quelli gi¨¤ suggellati che quelli ancora da concretizzare. "Oggi abbiamo chiuso i rinnovi di Bastoni, Lautaro, Barella, tutti giocatori importanti e asset fondamentali per il club. Era giusto farlo anche per riconoscerne i meriti. Lo stesso faremo a breve con Dimarco, Brozovic, penso anche con Perisic e Handanovic. De Vrij? ha ancora un contratto di un anno e mezzo, ci sono situazioni pi¨´ urgenti".
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