Il Toro ultimamente non era pi¨´ scatenato. Fin qui siamo alle certezze, quasi all’eufemismo. Andiamo oltre: prima dello stop forzato fra i tifosi c'¨¨ chi lo vedeva "seduto" (sugli allori), chi troppo facilmente "domato" (dalla difesa juventina), chi lo reputava distratto dai banderilleros catalani. Lautaro Martinez nel 2020 si ¨¨ inceppato, dopo il gol contro il Cagliari del 26 gennaio. Si dir¨¤: certo, ha giocato poco, fra squalifica e rinvii. Allora mettiamola cos¨¬, il digiuno di gol di Martinez ¨¨ durato 485 minuti. Cinque partite e spiccioli: non ci sono attenuanti che reggano, sono troppi, per uno come lui. Troppi per il Lautaro che era letteralmente esploso nella prima parte della stagione (non solo a livello realizzativo), troppi per chi ha visto lievitare le sue quotazioni fino a rendere la clausola da 111 milioni appetibile.
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Qual ¨¨ il vero Lautaro? Mesi da fenomeno, poi la frenata nel 2020
La stagione dell'esplosione, la quotazione che si impenna, la corte del Barcellona e poi un digiuno di 485' minuti prima dello stop forzato
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Quale Lautaro
¡ªCos¨¬ fra tifosi e addetti ai lavori ¨¨ partito un dibattito. Date per assodate le grande qualit¨¤ del giocatore, qual ¨¨ oggi la sua reale dimensione? Quella di "crack" fatto e finito, pronto a fare coppia con Messi a cifre astronomiche, o giocatore ancora in fase di evoluzione? Quello della prima parte della stagione, che ha portato in vetta l'Inter insieme a Lukaku e che ¨¨ stato persino pi¨´ decisivo del belga in Champions sembrava proprio aver fatto il salto definitivo, che ti proietta nel gotha. Tredici gol in 22 partite nella parte della stagione targata 2019, tre in 9 nei match del 2020: la media gol si ¨¨ dimezzata (0,6 a gara contro 0,3) ed ¨¨ diminuita anche la percentuale realizzativa (da 14,6 a 9,1): il resto dei dati numerici (dalla media tiri ai dribbling, ai tocchi in area avversaria) sono rimasti pi¨´ o meno simili, ma a mancare sono state le giocate decisive. Colpa della fatica a gennaio, forse anche di un'involuzione generale della squadra che lo ha messo meno in condizione di potersi giocare l'uno contro uno o arrivare al tiro. Ma Martinez non ¨¨ pi¨´ riuscito a trascinare il gruppo, proprio mentre esplodevano intorno a lui le voci di mercato e le parole dolci del Barcellona. Il coronavirus ha fatto il resto, togliendogli la possibilit¨¤ di rivalsa immediata, di trasformare il digiuno di gol in una semplice "pausa tecnica", di quelle che accadono in una stagione. Niente partite, niente convocazione per l'Argentina (era chiaramente nella lista), niente allenamenti collettivi. Il Toro resta a casa nell'invidiata (sui social) quarantena con Agustina Gandolfo, attendendo come tutti la possibilit¨¤ di riassaggiare il campo. Quando si torner¨¤ in campo dovr¨¤ essere carico, perch¨¦ saranno mesi decisivi per gli sviluppi della sua carriera: dovr¨¤ confermare che quella quotazione stellare resta giustificata. E che il Toro ¨¨ ancora scatenato.
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