LĄŻultima rete in casa dellĄŻargentino al Venezia lo scorso 3 novembre. Con ieri ¨¨ arrivato a 3 centri nelle ultime 5 gare
LĄŻimmagine era sfumata nella memoria, ghiacciata nel -1Ąă di San Siro, poi il ricordo si ¨¨ sciolto quando il pubblico intirizzito ha rivisto lĄŻesultanza di Lautaro, quella s¨Ź piuttosto caliente: vena al collo e urla da guerriero latino. LĄŻargentino non segnava da queste parti da quasi due mesi e mezzo, dallĄŻ1-0 con il Venezia del 3 novembre, prima della grande crisi sotto porta: il Toro lĄŻha interrotta di recente tra il guizzo nella trasferta di Cagliari e la rete nella finale-incubo di Supercoppa contro il Milan. Sommando il tutto, ¨¨ arrivato a tre centri nelle ultime cinque partite, segno che ¨¨ ormai tornata la media dei tempi buoni. Il gol di ieri su solito dolcetto mancino di Dimarco, prorompente e in purissimo stile Lautaro, ha riscaldato lĄŻambiente, ma non abbastanza visto il pareggio nel secondo tempo che complica lo scatto definitivo verso la vetta in classifica. Tra lĄŻaltro, in tutto il primo tempo, la Nord muta per protesta (sulla prelazione dei biglietti nelle gare in trasferta) non ha certamente aiutato il piano nerazzurro.
inzaghi sorride
ĄŞ ?Una buona notizia per Inzaghi, per¨°, cĄŻ¨¨ ben oltre il pareggio, i gol segnati e pure quelli divorati dai suoi attaccanti: da tempo il popolo nerazzurro non vedeva il suo capitano con questa gamba e intensit¨¤, con una tale voglia di lottare a tutto campo. Nella serata di Martinez, infatti, ci sono stati pure dribbling raffinati, come uno sul povero Casale portato a spasso con una piroetta da ballerina a centrocampo, e contrasti da duro. LĄŻintera argenteria della casa, insomma, e servir¨¤ parecchio nel testa a testa contro Conte: qualsiasi ambizione di titolo-bis dellĄŻInter passa necessariamente dalla centralit¨¤ del Toro nellĄŻecosistema di Inzaghi.
casualit¨¤
ĄŞ ?Mai sembrano banali i giorni in cui Lautaro e la sua Inter incrociano il Bologna: i nerazzurri nostalgici ricorderanno per sempre quella volta contro i rossobl¨´ lontano da qui, il fantasma di Radu che volava via dal DallĄŻAra con il sogno scudetto 2022, mentre la speranza di una terza Coppa Italia consecutiva ¨¨ sfumata nella scorsa stagione con unĄŻintemerata di Thiago Motta qui a San Siro. Qualcuno, a rischio di sembrare profano, ieri ha notato pure dellĄŻaltro, ben pi¨´ serio di qualsiasi pallone che rotola. LĄŻultimo Inter-Bologna prima di questo in Serie A era datato 7 ottobre 2023, giorno del tragico attacco terroristico di Hamas che ha acceso la guerra con Israele, mentre ieri, prima della stessa identica partita finita con identico 2-2, arrivava lĄŻannuncio ufficiale della tregua dopo 15 mesi. Casualit¨¤ bizzarra che vola molto oltre il calcio e gli eventuali problemi dellĄŻInter. E poi ¨¨ soltanto in campo che Lautaro combatte la propria battaglia e una ¨¨ proprio contro i rossobl¨´ che lo stuzzicano sempre parecchio: ¨¨ andato a segno in ognuna delle ultime quattro gare giocate al Meazza contro questa squadra?in?Serie?A.
thula in gol
ĄŞ ?Con quellĄŻultimo sinistro secco a Riad il Toro sembrava poter trascinare i suoi a un altro trofeo, il suo secondo da sbaciucchiare con la fascia al braccio, e invece ¨¨ ormai storia la rimonta del Diavolo. Questo pareggio con ritorno al gol, dopo la pausa di un turno nella Laguna veneta, fa comunque decisamente meno male della beffa saudita. Il prossimo passo sar¨¤ tornare a segnare assieme a Thuram: il gol di coppia manca da una vita, dalla scampagnata del 10 maggio 2024 in casa del Frosinone. Il francese resta il gemello con cui non giocava assieme dallĄŻinizio dalla semifinale di Supercoppa contro lĄŻAtalanta. Chi ha poi preso il posto di Lautaro nel tentativo di assalto finale non ¨¨ andato neanche vicino alla tempra argentina: Taremi ¨¨ sembrato di nuovo tenerissimo, specie se paragonato al Toro ruggente.
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