I nerazzurri conquistano i tre punti contro i bianconeri e rialzano la testa dopo l’eliminazione dalla Champions. Il bomber argentino sigla il gol vittoria dagli undici metri
L’esultanza di Icardi. LaPresse
Tre punti e questo basta. L’Inter aveva bisogno di una medicina forte per riprendersi dall’eliminazione in Champions League e il cucchiaio dal dischetto di Mauro Icardi, su rigore concesso da Abisso solo grazie alla Var al 31’ del secondo tempo, serve a tirare su il morale, anche se battere l’Udinese ¨¨ tutt’altro che una passeggiata (GUARDA QUI IL TABELLINO DELLA PARTITA). La prima nerazzurra di Beppe Marotta, seduto alla destra del presidente Zhang (alla sinistra c’¨¨ il vice Zanetti), vale comunque il ritorno al successo dopo 4 partite (tra A e Champions), la sesta vittoria di fila in casa in campionato e regala il gol numero 120 in nerazzurro a Maurito. Numeri che servono per ripartire e danno a Luciano Spalletti un po’ di ossigeno.
difficile —
Ma la partita non ¨¨ una sinfonia nerazzurra, tutt’altro. L’Inter, che manda Perisic in panchina e comincia con Keita largo a sinistra nel 4-3-3, nel primo tempo fa un monologo ma senza acuti. I nerazzurri sono costantemente all’attacco, crossano tanto (16 volte solo nei primi 45’) ma i pericoli per Musso sono proprio pochi. Le prime due occasioni sono per Joao Mario, poi Maurito Icardi al 22’ spizza di testa su angolo di Politano e va vicino al vantaggio. Brozovic non ¨¨ in una delle migliori serate, Icardi gioca pi¨´ di appoggio che sottoporta; dall’altra parte De Paul ¨¨ un motorino e Fofana ci mette il muscoli. La chance pi¨´ grande ce l’ha Keita al 43’: Borja Valero si fa tanto campo palla al piede e serve il senegalese che spara subito in porta, ma Musso ¨¨ perfetto e alza in angolo.
ci pensa mauro —
Rientrata dagli spogliatoi l’Udinese esce dal guscio e prende coraggio. Al 6’ Mandragora si mangia le mani: Fofana gli d¨¤ una palla al bacio ma lui tutto solo in area spara alto. In meno di due minuti i friulani si rifanno sotto ancora, prima con De Paul che tira alto due volte, poi con Ter Avest che ci prova ma va fuori di poco. L’Inter sbaglia tanto al limite dell’area e San Siro inizia a rumoreggiare. ? il momento di Lautaro, che entra per Borja Valero: Spalletti abbandona il 4-3-3 e rispolvera il 4-2-3-1. C’¨¨ tanta foga, spesso l’ultimo passaggio ¨¨ sbagliato. Al 21’ errore di testa di Icardi: Keita crossa benissimo dentro l’area, Mauro prova a piazzarla ma mette a lato. Poco prima della mezz’ora la svolta: angolo dalla sinistra, Fofana sembra toccare il pallone con la mano ma l’azione continua, con Skriniar che richiama l’attenzione di Abisso. Il gioco va avanti sino a quando l’arbitro si ferma e va a rivedere l’azione: la Var conferma, rigore e poi scavetto vincente di Icardi. L’Inter non la chiude, c’¨¨ tempo per rivedere in campo Nainggolan e poi Pussetto nel recupero mette paura a San Siro. Che stavolta, per¨°, pu¨° tornare ad esultare.
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Carlo Angioni
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