Il nuovo dirigente nerazzurro ha commentato la situazione attuale facendo un paragone col suo passato: “Quest’Inter ¨¨ pi¨´ avanti della Juventus del 2010”
Giuseppe Marotta, 61 anni. Getty
Il suo arrivo nel mondo nerazzurro ¨¨ stato celebrato come l’inizio di una nuova era. Non poteva essere altrimenti: uno dei migliori dirigenti italiani ¨¨ approdato sul pianeta Inter, carico di ambizioni e motivazioni. La sfida tra il club di Milano e l’Udinese sar¨¤ per lui una sorta di battesimo. Il nuovo amministratore delegato area sport, intervenuto ai microfoni di Sky Sport prima della gara, ha commentato l’attuale situazione nerazzurra, provando a immaginarne il futuro.
nuova era —
Marotta ha parlato dell’alba della sua nuova esperienza: “Come sempre quando si cambia societ¨¤ c’¨¨ qualcosa di diverso, ma c’¨¨ ottimismo mio e della societ¨¤ per raggiungere obiettivi vincenti. Momento difficile? Siamo in una fase interlocutoria della stagione, veniamo dall’eliminazione dalla Champions”. Una debacle dura da digerire, ma che non pu¨° far calare la notte: “Tutti ci tenevano a passare, ma ora dobbiamo continuare a lavorare con ottimismo e serenit¨¤, ponendosi nuovi obiettivi perch¨¦ ce ne sono ancora in questa stagione. Bisogna lavorare con orgoglio e senso di appartenenza verso questa maglia e risalire la china”.
icardi e il futuro —
L’avvenire nerazzurro passa anche per le decisioni di Mauro Icardi, definito da Marotta “il nostro capitano e goleador, un ottimo giocatore che merita rispetto”. Sul tweet di Wanda Nara, moglie e agente del bomber, che ha anticipato di essere in trattativa per il rinnovo, ha detto: “Porteremo avanti la questione nel rispetto della controparte”. Nel futuro nerazzurro dovrebbe esserci anche Luciano Spalletti: “Ho cenato con lui ieri sera e lo conosco da tempo, la sua dialettica va interpretata e io l’ho fatto in maniera positiva. Gli allenatori sono i leader dello spogliatoio. Quando dico che la societ¨¤ deve supportare l’allenatore ¨¨ perch¨¦ deve permettergli di renderlo al meglio, il tecnico deve valorizzare il patrimonio che ha a disposizione. Poi ¨¨ sempre il campo a parlare”.
la juve e il passato —
Secondo Marotta, l’Inter attuale ¨¨ pi¨´ forte della Juve in cui ¨¨ arrivato lui otto anni fa: “Parte pi¨´ avanti rispetto a quella Juventus, ho trovato un ottimo management e una rosa competitiva”. Un contesto nel quale sapr¨¤ rendersi utile: “Arrivare qui significa dare il mio contributo a un realt¨¤ gi¨¤ forte che ovviamente deve essere migliorata. Entro in punta di piedi nel rispetto delle parti, offrendo la mia competenza. Ma ci troviamo in una situazione diversa rispetto al 2010 della Juventus. Il gap ¨¨ ancora forte, gli ultimi anni lo hanno detto. Il cambio di propriet¨¤ ha fatto perdere un po’ di senso di appartenenza che ¨¨ fondamentale”.
suning e il mercato —
Il dirigente dell’Inter ha poi evidenziato anche alcuni aspetti positivi legati alla nuova propriet¨¤ nerazzurra: “La famiglia Zhang ha dimostrato con i fatti di voler bene alla societ¨¤ e di voler vincere. Ora sta a noi dirigenti ripagare questa societ¨¤ e i tifosi, che sono anche oggi numerosi. Occorre del tempo, ma questo non deve rappresentare un alibi”. Sul mercato, Marotta ¨¨ stato cauto: “Non ¨¨ che chi pi¨´ spende pi¨´ vince: conta la societ¨¤ e il lavoro, la struttura e gli obiettivi che uno si pone, i soldi sono complementari al resto”. Parole che lasciano presagire che non ci saranno grandi movimenti. E in panchina? Marotta allontana il fantasma di Conte: “Spalletti ¨¨ un ottimo allenatore, che ha fatto bene nella sua carriera e che va fatto lavorare. Anche lui ¨¨ arrivato in un’Inter in difficolt¨¤ e ha raggiunto posizioni importanti. Sta alla societ¨¤ fare le giuste scelte di mercato e una conduzione manageriale efficiente. ? normale che ci siano alti e bassi, il gruppo ¨¨ giovane. L’esperienza in Champions servir¨¤ per l’anno prossimo, come successo alla Juventus”.
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