Brozo alla "Pirlo" ¨¨ l’ultima svolta. Barella e Vidal i leader per volare
Chiss¨¤ dove sarebbe oggi la squadra di Antonio Conte con un genio come Andrea Pirlo a dirigere il traffico in mezzo al campo. Di sicuro, ci sarebbe un uomo abituato a certe tipo di pressione a prendere per mano la squadre nelle difficolt¨¤, e forse anche l’ormai tab¨´ dei gol su punizione sarebbe soltanto un ricordo. E invece Conte ha passato i primi mesi della stagione alla ricerca della formula giusta in grado di rendere nuovamente la sua Inter una macchina vicina alla perfezione: equilibrio, furore e qualit¨¤, ingredienti imprescindibili nel credo calcistico contiano. Per le punizioni letali c’¨¨ ancora un bel cartello di "work in progress" nello spogliatoio di Appiano Gentile. Perch¨¦ se da una parte ¨¨ vero che l’Inter ¨¨ la squadra che segna di pi¨´ di testa, il campo dice anche un’altra verit¨¤: i nerazzurri non segnano direttamente da calcio di punizione dal 17 aprile 2018, quando Cancelo apr¨¬ la goleada interna contro il Cagliari. Una vita fa, insomma.
la riscoperta di brozo
¡ªIntanto per¨° Antonio ha ritrovato la sua Inter, almeno nei risultati. E il volto della ritrovata compattezze ¨¨ quello di Marcelo Brozovic, unico giocatore della rosa in grado di garantire qualit¨¤ nella doppia fase, sia nel dettare i tempi di gioco sia per organizzare la pressione alta. Brozo ¨¨ passato in poco tempo da possibile esubero a imprescindibile. E la chiave sta tutta nell’inversione a U decisa da Conte una volta capito che la sua squadra faticava a sostenere il trequartista e che davanti alla difesa era fondamentale la presenza di un punto di riferimento. Brozo ¨¨ tornato al centro di tutto — sua la media pi¨´ alta per chilometri percorsi a partita, 11,12 km - e ha ricambiato la fiducia di Conte con sei assist e un gol in campionato. In pi¨´, con lui al comando l’Inter ¨¨ tornata candidata forte al titolo, “credibile” per usare un termine tanto caro al suo allenatore. Che insomma, non poteva certo vedere il suo progetto incartarsi proprio per problemi in mediana, suo habitat naturale per una vita.
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l'ascesa di barella
¡ªL’Epic si ¨¨ ripreso la scena, pur non essendo per caratteristiche un contiano per eccellenza come le due mezzali che gli giocano accanto e che nella testa dell’allenatore dovrebbero essere il valore aggiunto nella volata scudetto. Nicol¨° Barella e Arturo Vidal sono per ragioni diverse i veri insostituibili. Antonio stravede per Barella e non ne ha mai fatto mistero. Anzi, una volta si ¨¨ anche concesso il lusso dell’investitura: ?S¨¬, mi rivedo in Nicol¨°?. Entrare nelle grazie di Conte non ¨¨ impresa semplice, ma per Barella ¨¨ stato naturale. Corsa, sacrificio, intensit¨¤, personalit¨¤, leadership, ora per “clonare” anni dopo il suo allenatore dovrebbe migliorare soltanto il feeling con il gol: solo una rete in questo campionato, proprio nella sua Cagliari. Per il resto, chi ha il coraggio di contestare qualcosa a Barella? Oggi anche Conte sa di potergli chiedere senza paura di “fargli vincere una partita...”.
vidal per la svolta
¡ªOpposto ¨¨ il discorso per Vidal, che fin qui ha fatto vedere troppo poco rispetto alle enormi aspettative che hanno accompagnato il suo arrivo a Milano. Arturo si ¨¨ sbloccato a Firenze, su rigore. E a Roma, domenica scorsa, Vidal ¨¨ andato vicinissimo al gol almeno in un paio di occasioni. Il bastone - leggasi la sostituzione all’intervallo contro il Crotone e seguente invito a dare di pi¨´ in allenamento - ha avuto il suo effetto, ma re Arturo ¨¨ atteso ora alla prova del nove. Ha raggiunto Conte a Milano per una missione precisa: mettere fine alla dinastia della Juve in Italia. Domenica ritrover¨¤ tanti amici e un allenatore - Pirlo - che fino a qualche anno fa gli apriva autostrade per la gloria. Quale momento migliore per mettere fine all’astinenza in campionato? Barella e Vidal mezzali d’assalto per abbattere il fortino della Serie A. Nella testa di Conte, i guerrieri migliori per la prossima - emozionante - battaglia.
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