Cos¨¬ il tecnico nerazzurro il giorno dopo il k.o. col Sassuolo: "Adesso la settimana ha un senso. Altro che errori, se possiamo giocarci un posto in Paradiso lo dobbiamo a Mauro..."
Luciano Spalletti, tecnico dell'Inter. Getty
La strada che conduce a Castelfiorentino, in provincia di Firenze, ¨¨ un saliscendi pitturato di luci e ombre nella campagna toscana. Ricorda un po’ la stagione del’Inter: bellissima, sospettosa, di nuovo generosa e di colpo franata sotto i colpi del Sassuolo. Il pareggio della Lazio regala uno squarcio di sole per il finale, lo stesso che sbuca nel cielo toscano quando Luciano Spalletti scende dall’auto alle 18.30: jeans, camicia e sneaker bianche, giacca e la borsa da lavoro di pelle nera. L’occasione ¨¨ seria e solidale, si tratta di premiare i vincitori del dodicesimo memorial intitolato a Riccardo Neri e Alessio Ferramosca, i due giovani juventini scomparsi nel dicembre 2006 dentro il centro sportivo bianconero. Gli under 17 di dieci squadre, sei professionistiche e quattro dilettantistiche, si sono sfidate da venerd¨¬ fino a ieri. Per la categoria pro’, la vittoria ¨¨ andata proprio all’Inter che ha battuto 2-0 in finale la Fiorentina. Oltre all’allenatore dell’Inter erano presenti anche Stefano Vecchi, tecnico della Primavera, Daniele Bernazzani, responsabile tecnico del settore giovanile nerazzurro, Emiliano Bigica, allenatore della Fiorentina Primavera, e Gianluca Pessotto, team manager della Primavera juventina.
NUOVA REALT? —
Spalletti ¨¨ arrivato conscio del fatto che questa settimana avr¨¤ un senso. "Diventa sempre pi¨´ complicato battere squadre che hanno a che vedere con la classifica difficile, l’equilibrio del campionato dice questo". Luciano ¨¨ un monumento da queste parti, l’intervista procede tra un saluto, un abbraccio e una richiesta di autografi e foto. "Bisogna andare a vincere contro una squadra che anche quest’anno ha fatto vedere il valore di gioco e dei calciatori. Sar¨¤ dura...". In poche ore, dalla sconfitta con il Sassuolo, al pareggio esterno della squadra di Simone Inzaghi, anche l’umore si ¨¨ rivoltato. "Vero che ¨¨ stato un bruttissimo risultato quello maturato sabato sera, ma non ¨¨ stata una bruttissima prestazione. Se poi c’era chi l’aveva vista facile, quello non va cercato ad Appiano, non lo si trova. Noi avevamo parlato di rispetto, di difficolt¨¤ di questa partita e che ci sarebbe piaciuto portarla a casa anche vincendo 1-0". Eppure l’approccio non ¨¨ stato positivo, nonostante le premure della vigilia. "La squadra ha avuto troppa frenesia, in alcuni momenti siamo emotivamente perforabili".
DISCORSO —
Ieri mattina, quando la squadra si ¨¨ ritrovata, si ¨¨ affrontato il tema. "Avevamo gi¨¤ resettato perch¨¦ nel parlare al gruppo avevo fatto un discorso, ho voluto dire prima di quello che sarebbe successo ci¨° che pensavo di loro. Ho trovato tutte quelle qualit¨¤ e caratteristiche che ci vogliono per diventare una squadra forte, sarei contento di poter andare avanti con loro". Compreso Icardi, le cui dichiarazioni alla fine della gara contro il Sassuolo lasciano scenari aperti. "Se siamo ancora in lotta per guadagnarci un posto in Paradiso, molto merito ¨¨ suo. ? lui che ha determinato molti di quei punti che ci permettono di essere ancora in vita. Mauro non ha demeriti, ha solo meriti. Tutti i miei giocatori stanno bene nell’Inter e ci vogliono rimanere. Chiaro che entrare in Champions farebbe da traino per tante situazioni, per¨° loro vogliono continuare a giocare nell’Inter. Nessuno fa discorsi dubbiosi, tutti sono molto chiari".
EMOZIONE —
Domenica sera all’Olimpico ci potrebbe anche essere l’incrocio con Stefan de Vrij, prossimo difensore nerazzurro, anche se ieri Inzaghi diceva di volerlo escludere. Prima della gara contro il Crotone, il d.s. Igli Tare ha detto che qualcuno in questo affare "ha giocato sporco". "Io devo allenare bene questa settimana i miei, devo riuscire a mantenere la tensione al giusto equilibrio. Ho iniziato la stagione credendo nella Champions, ora ci credo al 100%". Una settimana densa si apre davanti a tutti adesso". A volte l’emozione gioca dei brutti scherzi e noi dobbiamo diventare pi¨´ forti a gestire queste situazioni. Ci sono stati calciatori che hanno corso tantissimo per la voglia di fare e a volte non serve, bisognerebbe ragionare di pi¨´. Brozovic e Perisic, per esempio, sono andati a Praga e sono tornati senza prendere l’autostrada, hanno preso una strada difficile". Ma Luciano ha seguito Crotone-Lazio in radio durante il viaggio da Milano? "No, ho spento tutto, ho acceso solo a partite finite". Chiusura su Roberto Gagliardini: "Probabile che domenica ci sia".
Matteo Brega
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