Nella copertina di "Meu medo maior", "la mia pi¨´ grande paura", lĄŻautobiografia che ha scritto insieme al giornalista e amico Ulisses Neto, cĄŻ¨¨ in primo piano la sua faccia. Il cranio pelato gronda acqua - possiamo anche immaginare che siano le lacrime che ha pianto - lo sguardo ¨¨ severo, la palpebra appesantita da unĄŻombra feroce, lo sguardo affaticato eppure vigile, le labbra serrate in attesa di qualcosa. Nel volto incorniciato dalla barba se ne sta acquattata lĄŻennesima resurrezione, chiss¨¤. Adriano che fu Imperatore e oggi ¨¨ un uomo che si racconta: un fisico da supereroe, il sorriso malinconico dei sopravvissuti e un buco nero allĄŻaltezza del cuore. Con lĄŻospite inatteso che ha riempito il silenzio di certe sue giornate - il buio, la depressione, lĄŻumore nero - ha dovuto fare i conti, venire a patti, guardarsi dentro per tornare a vivere, fuori.?
IL PERSONAGGIO
Adriano, la luce oltre il buio: l'alcol, la depressione e quando Moratti prov¨° a salvarlo...
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