Inter, Icardi ¨¨ solo un ricordo. Cos¨¬ Conte si gode la sua "goal machine"
Questo ¨¨...art attack. E no, non ¨¨ una riedizione del programma tv per bambini. ? la teoria che diventa pratica, sono i numeri che smontano qualsiasi rimpianto, qualsiasi pensiero legato al passato. Antonio Conte ama parlare di step. E l’Inter ha in realt¨¤ gi¨¤ vinto la sfida pi¨´ impellente: riformulare un gioco offensivo orfano di Icardi e Perisic. La rivoluzione ¨¨ completa e soddisfacente. L’Inter ¨¨ diventata una gol machine: neppure una partita senza segnare, se vale il concetto soddisfatti o rimborsati qui siamo al 100% di soddisfazione. L’Inter segna. Segna tanto, segna in tutti i modi, segna "bello" e pure "utile". Non c’¨¨ squadra europea - almeno non nei cinque maggiori campionati – ad aver la stessa costanza di rendimento. Neppure il Liverpool e il Manchester City, per capirsi, che si fermano al 95% di partite con almeno un gol.
schemi
¡ªBella forza. E una forza persino sorprendente, perch¨¦ da Conte – a maggior ragione dopo un mercato che aveva messo su la GDS l¨¤ dietro – ci si aspettavano i fuochi d’artificio molto pi¨´ in fase difensiva.E invece no. Il tecnico rivendica buona parte dei 32 gol segnati dall’Inter, molti dei quali attraverso situazione studiate e memorizzate in allenamento. Come la rete si Sensi all'Udinese, su assist di Godin, esempio perfetto di una giocata ripetuta ossessivamente ad Appiano. I numeri parlano chiaro: 4 gol in pi¨´ rispetto allo scorso anno, 5 contando la Champions. Non solo Lukaku e Lautaro: sono 10 i marcatori diversi, e in Serie A nessuno ne ha tanti. Anche la Juve, che ha una rosa pi¨´ ampia, ¨¨ ferma a 9.
© RIPRODUZIONE RISERVATA