Da Hakimi a Kolarov in attesa di Vidal e Darmian: 37 trofei in arrivo per alzare l'asticella
Vincere aiuta a vincere. Lo ripetono sempre gli atleti di successo, soprattutto quando si tratta di sport di squadra. E allora il modo pi¨´ veloce per puntare ad alzare nuovi trofei ¨¨ affidarsi a persone con un Dna vincente, con l’abitudine a giocare per vincere e una certa affinit¨¤ con i trofei. Il restyling dell’Inter di Conte parte proprio da questa base e poggia sulla mentalit¨¤ vincente. Ricordate lo sfogo di Conte post sconfitta a Dortmund? Quella sera il messaggio alla societ¨¤ fu chiarissimo: "Per alzare il livello della squadra c’¨¨ bisogno di gente abituata a inseguire grandi obiettivi". Detto, fatto. Malgrado una mancanza di liquidit¨¤ che blocca i grandi investimenti, l’Inter si ¨¨ gi¨¤ assicurata una polizza per il successo. Con gli arrivi gi¨¤ ufficializzati di Hakimi e Kolarov e quelli prossimi di Darmian e Vidal, l’Inter aggiunger¨¤ 37 titoli vinti tra club e nazionali. Per capirci, nella bacheca nerazzurra ci sono 39 trofei… insomma, innesti che sanno spostare l’asticella verso l’altro. Macchine da trofei che si uniscono, con l’obiettivo di portare l’Inter nei club da quaranta titoli.
Uomini da titolo
¡ªDa qui si spiega la scelta di puntare sull’usato sicuro. Perch¨¦ i giovani – quelli pronti e di valore – hanno un costo al momento inaccessibile. Tutti all’Inter avrebbe accolto volentieri Tonali, ma tempi e liquidit¨¤ hanno giocato contro la chiusura dell’affare, che Marotta e Ausilio erano riusciti a definire in ogni aspetto con grande anticipo rispetto alla concorrenza. Il vero investimento ¨¨ stato fatto su Hakimi (una Champions e un mondiale per club col Real, una Supercoppa di Germania con il Dortmund): giovane, devastante, con esperienza internazionale enorme e un’ultima Champions League giocata da assoluto protagonista (anche a discapito dell’Inter). Profilo perfetto per esaltarsi nel sistema contiano, come lo sar¨¤ Vidal, gi¨¤ abituato al 3-5-2 di Antonio, con cui ¨¨ esploso ai tempi della Juve. Vidal ¨¨ il guru della corsa al titolo: ha vinto otto degli ultimi nove campionati tra Juve, Bayern e Barcellona e tra coppe nazionali e le due coppe America col Cile la lista dei trofei conquistati arriva a 19.
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La chiave in difesa
¡ªPersonalit¨¤, esperienza e gol saranno garantiti anche da Kolarov (8 trofei tra Lazio e Manchester City), pronto a calarsi nel nuovo ruolo di difensore centrale con compiti principalmente di impostazione: "L’Inter ama tenere il possesso di palla e avviare l’azione dal basso, mi trover¨° bene", ha detto ieri presentandosi ai tifosi. Ma da Kolarov ci si aspetta soprattutto un cambio di tendenza sui calci piazzati: nelle ultime stagioni, soltanto Messi ha fatto meglio del serbo da calcio da fermo. E l’Inter non segna da troppo tempo: l’ultimo centro lo ha firmato Cancelo contro il Cagliari nell’aprile 2018. Una vita fa. Darmian ¨¨ il jolly che mette tutti d’accordo: 7 titoli nazionali e internazionali con Manchester United e Milan (seppur giovanissimo, ha giocato anche una gara nella Champions vinta nel 2006-07), resta una valida alternativa per entrambe le fasce ma Conte lo vede bene sopratutto nei tre davanti ad Handanovic. Perch¨¦ per puntare al massimo bisogna avere una rosa lunga e affidabilit¨¤. E quella che sta nascendo sembra perfetta per centrare l'obiettivo: vincere.
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