La cura Inzaghi ha funzionato: Lautaro ¨¨ tornato il re dell'Inter

L'allenatore l'ha difeso nei giorni pi¨´ duri e vuole avvicinarlo di pi¨´ alla porta: il Toro ¨¨ rinato e punta al record di gol

Se passate per Milano, zona San Siro, e circumnavigate lo stadio Meazza, ¨¨ possibile che sentiate ancora nell’aria l’eco dell’esultanza di Lautaro Martinez dopo il primo gol realizzato venerd¨¬ scorso contro la Salernitana. Un urlo liberatorio, che ha sancito l’inizio della nuova stagione del Toro nerazzurro. Dopo oltre due mesi di digiuno, dopo partite stregate in cui sembrava vittima di qualche sortilegio, Lautaro ha ritrovato la via maestra e adesso sembra non volersi pi¨´ fermare.

La svolta

? bastato quel lampo a riaccendere i superpoteri sottoporta del Toro, e quel clic ha riattivato anche il radar del "cerca porta": marted¨¬ sera ad Anfield, contro il Liverpool, Lautaro ha dato subito seguito al nuovo corso, ritrovando anche in Europa il gol che mancava a livello continentale dal novembre 2020. Anche allora fu una perla nobile, in casa del Real Madrid: e fa nulla se non era il Santiago Bernabeu ma Valdebebas – centro sportivo del Real -, certe firme fanno sempre rumore e soprattutto misurano la statura di un giocatore. E allora quale palcoscenico migliore di Anfield per mandare un messaggio potente alle rivali nella corsa allo scudetto?

Rinascita

Con quella fiammata da fuori area che ha sorpreso Alisson e spaventato il Liverpool e in quell’esterno che si ¨¨ infilato all’incrocio dei pali ammutolendo Anfield, c’era tutta la voglia di Lautaro di urlare al mondo del pallone che ¨¨ tornato. E che adesso l’Inter ha ritrovato la sua stella pi¨´ attesa. Quasi come fosse un messaggio ai detrattori, per mettere a tacere le voci di mercato, con una rete gioiello che sembrava dire: "Sono sempre io il top player dell’Inter".

La cura

Il rapporto tra Inzaghi e Lautaro ¨¨ stato speciale sin dai primi giorni di preparazione ed ¨¨ diventato ancora pi¨´ forte una volta che il Toro ¨¨ rimasto orfano di Lukaku. Simone lo ha sempre esaltato: Lautaro ¨¨ partito forte, dimostrando di essere pronto a ereditare il ruolo da primo violino lasciato da Big Rom. Ma se in campionato le prestazioni erano sempre convincenti, in Europa le serate continuavano a essere amare. Il feeling con Dzeko andava a intermittenza, cos¨¬ o segnava uno o segnava l’altro. Almeno fino a fine 2021. Col nuovo anno il Toro era sparito, nonostante la firma sul rinnovo certificasse il nuovo status da stella della squadra. Dopo l’acuto in Supercoppa, Lautaro ¨¨ sparito dalla casella "marcatori". Simone ha continuato a coccolarlo, cercando di fargli ritrovare la serenit¨¤. E lo ha avvicinato ancor di pi¨´ alla porta, convincendolo a evitare quel lavoro extra in pressione lontano dalla porta, per risparmiare energie e ritrovare lucidit¨¤ dove conta di pi¨´.

Gli affetti

Serviva una scintilla per ripartire e la tripletta alla Salernitana ¨¨ stata un’esplosione di energia. Nei momenti difficili, il Toro si era rifugiato nel calore dei propri affetti ed era stato rincuorato pure dal c.t. dell’Argentina Scaloni, che lo ha rasserenato sul ruolo da leader al prossimo Mondiale. Al resto hanno pensato la compagna Agustina e la piccola figlia Nina, i due amori a cui ha voluto dedicare i gol della rinascita: "Mi hanno dato forza nel momento pi¨´ difficile. Il peggio ¨¨ passato". Lautaro ora pensa in grande punta a nuovi obiettivi: il record personale di gol in una stagione (21) non ¨¨ distante, ma pi¨´ di tutto conta il titolo per l’Inter. Mettere la sua firma sullo scudetto della stella cancellerebbe la macchia dei due mesi di astinenza e consegnerebbe al Toro un posto tra i pi¨´ grandi della storia dell’Inter.