C'¨¨ delusione per i troppi cali di tensione dopo il vantaggio: l'allenatore ne parler¨¤ con i senatori al rientro, i problemi sono sia mentali che fisici
Il secondo stop in campionato, con diversi punti in comune con il primo, mette apprensione all'Inter a partire dalla societ¨¤ scendendo fino all'allenatore. Dal Sassuolo al Bologna, i temi caldi in casa nerazzurra in cinque punti.
1) Il piano
¡ª ?Mai pi¨´. Anche perch¨¦, se non fosse cos¨¬, si saluterebbe ogni idea di stella numero due. L'Inter si consola con il calendario, mancano 30 giornate, ma il pari-shock con il Bologna ¨¨ andato di traverso a tutti: da Inzaghi fumante di rabbia, fino ai giocatori passando per la societ¨¤. Ieri delusione e preoccupazione erano le stesse della sera prima perch¨¦ i 5 punti persi in due partite potrebbero davvero essere "sanguinosi", come detto da Simone. Insomma, si intravede lo spettro di due anni fa, quando lo scudetto del Diavolo venne agevolato dall'harakiri nerazzurro. Per questo, Inzaghi batter¨¤ ancora di pi¨´ sulla concentrazione, da tenere alta a prescindere dal rivale. La sosta aiuta a riordinare le idee, ma Simone potr¨¤ rinnovare il patto scudetto solo al rientro, tra gioved¨¬ 19 e venerd¨¬ 20: il progetto ¨¨ parlare in quei giorni coi senatori.
2) il limite
¡ª ?Rigenerare le motivazioni, ecco la chiave. Se l'Inter mostrasse a tutti la stessa faccia cattiva vista contro Milan e Benfica, potrebbe gi¨¤ prenotare la cucitura di tricolore e nuova stella sulla maglia. Il problema, per¨°, ¨¨ di antica genesi, nasce nel 2021. Sull'andatura della squadra pesano i punti dilapidati contro le medio-piccole: 10 nella prima stagione di Inzaghi terminata con lo scudetto milanista, mentre nel 2022-23 il grande spreco ¨¨ stato maggiore, addirittura 21. Contro rivali meno nobili la squadra di Simone ha forse il naso all'ins¨´ e pare convinta di poter vincere solo grazie alla superiorit¨¤ tecnica e fisica. Insomma, un po' di presunzione da spazzare via anche perch¨¦, come ha convenuto lo staff riunito nelle segrete stanze, questa squadra sa sporcare le mani in provincia: le gare di Empoli e Salerno sono il modello. Nel primo caso i nerazzurri hanno vinto con praticit¨¤, nella seconda con un po' di resistenza prima di dilagare.
3)? la chiave
¡ª ?Alla fine del primo tempo col Sassuolo, il lampo illusorio di Dumfries: "Sar¨¤ una serata tranquilla", pensavano tutti a San Siro. Poi nella ripresa Mimmo Berardi aveva rigirato la partita come fosse una frittata: assist e gol super. Anche alla fine del primo tempo col Bologna l'Inter governava in serenit¨¤: lampi di Acerbi e Lautaro, e il rigore emiliano sembrava solo un regalo non richiesto. Poi nella seconda met¨¤ ecco un altro pastrocchio difensivo e un pari doloroso. In entrambi i casi, il vantaggio raccolto con merito ¨¨ stato buttato alle ortiche dopo l'intervallo. La gestione del vantaggio dei nerazzurri ¨¨ uno dei problemi da portare sul tavolo durante e dopo la sosta. Inzaghi e il club sono comunque convinti che non ci siano ragioni strettamente tecniche alla base: ¨¨ vero che la squadra non ¨¨ abituata ad essere attaccata e soffre se le si toglie ossigeno in mezzo, ma il problema ¨¨ solo mentale. Con una squadra "connessa", basterebbe pure l'1-0.
4) lA MISSIONE
¡ª ?Soprattutto se vista in controluce rispetto a quella praticata con profitto dal Milan, la gestione delle rotazioni nell'ultima settimana non ¨¨ sembrata poi tanto felice. La partita contro il Bologna arrivava cinque giorni dopo la battaglia campale col Benfica, dove lo sforzo era stato enorme: da Bastoni a Barella passando per Thuram, ad alcuni nerazzurri che avevano dato tutto sarebbe servito qualche minuto in pi¨´ in panchina. E, invece, contando anche sulla sosta in arrivo, Inzaghi ha fatto copia e incolla della formazione di Coppa, e ha visto spegnere le energie (e calare l'attenzione) col passare del tempo. Al di l¨¤ del buco nel reparto offensivo, allargato dal k.o. di Arna, in tutti gli altri settori l'Inter ¨¨ stata costruita per consentire larghe rotazioni. Per questo in societ¨¤ sono convinti di un concetto assai semplice: solo credendo seriamente a un turnover "scientifico", che tenga dentro fino a 16 giocatori di movimento, la squadra potr¨¤ essere sempre fresca. Senza questa accortezza sarebbe ardito pensare di reggere ogni 3 giorni.
5) La necessit¨¤
¡ª ?I cambi ruolo su ruolo ¡ª esterno per esterno o mezzala per mezzala ¡ª non sono sempre salvifici, anzi in alcuni casi ¨¨ pi¨´ probabile che succeda il contrario. ? vero che a Salerno una tripla sostituzione di questo tipo aveva portato tre punti (ecco l'esempio di cosa possono fare Micki e Lautaro se entrano a gara in corso riposati...) ma, quando la squadra ¨¨ sotto, forse servirebbe altro. Ed ¨¨ proprio nella rincorsa contro le due emiliane che si ¨¨ vista la fragorosa assenza di un piano B, di un progetto alternativo in caso di svantaggio. Il 3-5-2 sar¨¤ pure il porto sicuro di Inzaghi, un modulo perfezionato negli anni, ma perch¨¦ non azzardare una punta in pi¨´ per risalire la corrente? Tra l'altro, l'unica volta in cui Sanchez ha giocato da trequartista dietro alla Thu-La ¨¨ riuscita la rimonta contro la Real Sociedad: in societ¨¤ sanno che non ¨¨ stato un caso.
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