Pi¨´ che questi tre punti, meritati, sudati e pure dorati, da Reggio Emilia l'Inter sperava di portare via altro. Soprattutto quello che in tanti hanno chiamato "lo spirito di Barcellona": la voglia di lottare insieme vista nella notte di Champions, la fame e l'unit¨¤ di gruppo. Col Sassuolo, avversario meno nobile ma pur sempre insidioso, i nerazzurri hanno confermato quella stessa buona onda: riuscire a rimettere il muso avanti dopo essere stata ripresa, ¨¨ la conferma che l'Inter sta davvero ritrovando se stessa. Nell'operazione l'ha aiutata la freddezza dell'eterno Dzeko, autore di una doppietta salvifica e ben pi¨´ efficace del collega Lautaro: al Camp Nou Edin rischier¨¤ di soffrire di solitudine davanti, ma potr¨¤ comunque risultare decisivo.
al mapei stadium
L'Inter va con doppio Dzeko: 2-1 in casa del Sassuolo. Ora Inzaghi pu¨° sorridere
Avanti nel primo tempo con un gol di Edin, i nerazzurri vengono raggiunti nella ripresa da Frattesi, ma il bosniaco firma la vittoria e la rete personale numero 101 in campionato. Convincente esordio A di Onana
PRIMO TEMPO
¡ªNella gara che segna la ripartenza in campionato, dopo tre k.o. consecutivi in trasferta, alla fine ¨¨ spuntato Onana: sorpasso per scelta tecnica sul mammasantissima Handanovic ed esordio camerunese dal primo minuto in A. Insomma, la prima notizia di giornata, che ¨¨ anche una scheggia di futuro, arriva dalla porta. Per il resto, Inzaghi sceglie cambi mirati rispetto alla sfida col Barcellona in ogni fazzoletto di campo: due in difesa (dentro Acerbi e D'Ambrosio), uno in mezzo (torna il talentino Asllani a suonare le danze) e uno davanti (Dzeko ¨¨ un obbligo anche per il k.o. di Correa: n¨¦ lui n¨¦ Lukaku saranno infatti in Catalogna). Il Sassuolo di Dionisi, invece, si piazza con un 4-3-3 assai dinamico, in cui il trittico davanti sa come far venire il mal di denti: accanto all'ex Pinamonti, la velocit¨¤ di Laurient¨¦ a sinistra e Ceide a destra fa ballare la difesa nerazzurra in alcuni momenti. La prima occasione, per¨°, la crea un centrocampista a lungo seguito dei nerazzurri: un'incursione di Frattesi costringe Onana alla prima parata della vita in A poi, sulla ribattuta, Barella rischia i connotati ribattendo col faccione. I nerazzurri, frenati da una regia timidina di Asllani, seguito a uomo da Maxime Lopez, conservano comunque un atteggiamento prudente e un baricentro pi¨´ basso rispetto agli inizi: anche questo ¨¨ un insegnamento dalla notte di Coppa. Nel primo tempo avrebbe due maxi-occasioni per passare quando, grazie a strappi individuali, riesce a "rompere" le linee nemiche: prima tocca a Bastoni in libera uscita fare 50 spettacoli metri con la palla attaccata al sinistro e poi a Dumfries sfondare sulla fascia destra, ma in entrambi i casi ¨¨ Lautaro a fallire. Il digiuno ¨¨ persistente, preoccupante e lo si vedr¨¤ per tutta la gara. Con questa disposizione, i nerazzurri, senza far niente di trascendentale e a ritmi lentissimi, fanno comunque piovere altri palloni pericolosi in zona Consigli: si difetta in precisione finch¨¦, dopo un angolo deviato da Dumfries, Dzeko trova il tocchetto rapace dell'1-0 giusto prima della fine del primo tempo e festeggia il suo 100esimo centro nel nostro campionato. Tra l'altro, Edin non segnava dal derby e interrompe il tab¨´ dei gol delle punte nerazzurre: un mese lunghissimo finalmente alle spalle.
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LA RIPRESA
¡ªNel secondo tempo Inzaghi toglie dalla contesa Asllani, ammonito ma pure deludente: con l'ingresso di Mkhitaryan e lo spostamento di Calha da regista, il centrocampo di Simone ha lo stesso assetto di quello di marted¨¬. Era stato il reparto meno convincente fino a quel momento, ma con l'aggiunta dell'armeno trova un tesoro di qualit¨¤ e lucidit¨¤. I nerazzurri soffrono, per¨°, le volte in cui gli esterni riescono a prendere campo, soprattutto Laurient¨¦ ¨¨ una pantera in accelerazione e costringe D'Ambrosio a un fallo da giallo (e alla seguente sostituzione con Skriniar). Anche Rogerio trova pi¨´ campo su quella corsia e, quando taglia il pallone giusto in mezzo, Frattesi impatta al volo e beffa Onana: su questo 1-1 qualche responsabilit¨¤ sarebbe anche di Calhanoglu, che non segue l'azzurro a dovere nella sua scorribanda in area. A quel punto Dionisi rovescia in campo davanti Antiste (per Ceide) e a centrocampo Harroui (per Thorstvedt) pur di sfruttare il buon momento neroverde, ma ¨¨ l¨¬ che la partita subisce un ulteriore colpo di vento. Prima si assiste all'ennesimo atto della faticosa rincorsa al gol di Lautaro Martinez: Consigli trova una parata immaginifica sul colpo di testa del Toro. Poi un'altra zuccata, stavolta di Dzeko, finisce in rete: il bosniaco segna il 2-1 su assist eccellente di Micki, il cui peso specifico nella gara ¨¨ enorme. L'armeno ¨¨ un jolly per Simone che ad Appiano lo sta testando anche in posizione pi¨´ avanzata. La partita prosegue cos¨¬, con questo copione e con Lautaro che allunga la sua sequela di errori sotto porta: alla fine le conclusioni del Toro saranno sei e i gol zero. In vista della Champions, tra molte buone notizie, questa preoccupa un po'.
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