Derby d'Italia molto equilibrato, ma l'ultima parola ¨¨ sempre dei bianconeri: palo di Gagliardini nel primo tempo, poi Mandzukic ¨¨ ancora decisivo. La squadra di Allegri sembra non avere pi¨´ rivali in Italia
Mario Mandzukic festeggia il gol della vittoria. Ansa
Questo treno non fa fermate, nemmeno nelle stazioni pi¨´ attese. Da agosto, lungo i binari d’Italia, si segnala un unico rallentamento, peraltro piuttosto casuale (un’incomprensione fra macchinista e capotreno). Per il resto, si macina, si corre, si coprono distanze record (43 punti in 15 gare, primato storico eguagliato nei top5 d’Europa). I vagoni bianconeri se non travolgono, superano gli ostacoli, anche quelli che provano a non mostrare paura. La Juve batte 1-0 un’Inter che per lunghi tratti gioca alla pari e che chiude con un 4-2-3-1 con Perisic, Keita, Lautaro e Icardi tutti insieme, ma mettendo insieme solo due tiri sbilenchi del Toro.
SUPERPOTERI —
Anche in una serata in cui Cristiano ¨¨ un po’ meno marziano, la squadra di Allegri mostra superpoteri collettivi: il reparto arretrato ¨¨ impressionante per capacit¨¤ di prenderle tutte. I bianconeri concedono due occasioni in tutto il match: il palo di Gagliardini e un tiro in area (gestito male) di Politano, dopo un pasticcio in uscita di Matuidi. Il centrocampo ha aggiunto un Bentancur formato “top player” a un reparto gi¨¤ ricco di soluzioni, l’attacco ha vie molteplici per arrivare al gol. L’Inter non viene travolta ma, alla lunga infilata: siamo a +11, stasera, sulla seconda. I nerazzurri (-14) rischiano di ritrovarsi il Milan a -1, ma non ¨¨ la serata di accuse o processi. Anche stavolta vanno vicini al pari, chiudono con la vittoria di Pirro del possesso palla (51 a 49), trovano un Icardi in versione assist-man, un Joao Mario recuperato anche per questi palcoscenici e una tenuta difensiva convincente.
il palo —
Il centrocampo nerazzurro, dove Spalletti schiera due esclusi dalla lista Champions (Gagliardini e Joao Mario), regge a lungo l’urto e il gioco. L’Inter tiene palla come da progetti, a lungo per¨° lo sbocco sembra unico: cross da fondo, che prende sempre Chiellini. La prima volta che l’Inter riesce a raggiungere Icardi a centro area, su spunto di Politano, Mauro difende palla spalle alla porta e serve l’inserimento di Gagliardini, davanti a cui si apre la porta: il sinistro incrociato finisce sul palo. Il legno, il pericolo, l’occasione svegliano la Juve e il match.
il gol —
Il 4-3-casino di Allegri comincia allora a produrre: spuntano pi¨´ volte le teste di Mandzukic e Chiellini, ma la palla migliore ¨¨ per Bentancur, su cui serve una scivolata “coccodrillesca” di Brozovic per evitare il gol. Cancelo, spostato a sinistra da Allegri dopo 20’, inizia a far danni (agli avversari), Ronaldo produce doppi passi in serie, su cui Skriniar per¨° raramente si fa sorprendere. Il suo primo tiro (dopo un tentativo di replica della famosa rovesciata, venuta meno bene) arriva dopo un’ora, su regalo di Miranda: forte ma alto. Il portoghese migliore, stasera, risulter¨¤ essere Cancelo, l’ex, che dopo 66’ va via a Vrsaljko e piazza il cross vincente. Il pi¨´ decisivo dei croati, nonostante un’altra prestazione enorme di Brozovic nelle due fasi, sar¨¤ Mandzukic, che sul secondo palo, quasi in tuffo, anticipa Asamoah, l’altro ex. Al boa bianconero basta un morso, poi si mette a guardare gli effetti letali: avanti il prossimo. Testa alla prossima anche per l’Inter: il Psv, marted¨¬, ¨¨ uno snodo anche pi¨´ cruciale.
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Valerio Clari
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