Conte, fame di vittorie e futuro: ora scudetto, poi obiettivo Europa
Interrompere un dominio assoluto che dura da nove stagioni rappresenta gi¨¤ una sorta di impresa, ma non ditelo ad Antonio Conte. Il suo rapporto con la vittoria ¨¨ particolare, il fatto di non accontentarsi mai gli impedisce di sedersi, riflettere, respirare un attimo e godersi quanto di buono ha fatto e sta facendo. ? fatto cos¨¬, questo ¨¨ il dna dei vincenti. E non pronuncer¨¤ mai la parola “scudetto” fino a quando l’aritmetica non sar¨¤ una semplice questione di millimetri, ma chi non ¨¨ scaramantico pu¨° pensarlo: manca poco per vedere l’Inter campione d’Italia per la prima volta dal 2010. Se mercoled¨¬ arrivassero altri tre punti con il Sassuolo, ne basterebbero altri 16 per poter festeggiare. Ovvero cinque vittorie e un pareggio nelle rimanenti 9 giornate per chiudere alla grande la sua seconda stagione a Milano: tutto secondo i piani, rispettando quella crescita veloce che la propriet¨¤ si aspettava dal 31 maggio 2019, il primo giorno nerazzurro di Antonio.
Bergamo, una vita fa
¡ªIl caos e le polemiche sul finire dello scorso campionato (1¡ã agosto 2020, 0-2 in casa dell’Atalanta) sembrano lontani anni luce: in quel momento Conte fu a un passo dal togliere il disturbo per via di un’insoddisfazione generale che non aveva faticato a rendere pubblica. Oggi, a distanza di otto mesi, il mondo si ¨¨ capovolto e il suo “essere interista” (e professionista) ¨¨ sempre pi¨´ evidente. E non solo nelle esultanze. Lo scudetto ¨¨ vicino: vincerlo al secondo anno dopo averlo annusato al primo conferma l’importanza del suo lavoro. Non ancora l’Europa, la lacuna che sogna di colmare per prendersi una rivincita anche con il passato: “Bravo in Italia, ma fuori…”, il leitmotiv dei critici. Con l’Inter ha sfiorato l’Europa League, in questa stagione la macchia riguarda la notte del 9 dicembre e quello 0-0 interno con lo Shakhtar Donetsk coinciso con il quarto posto nel gruppo B di Champions League. Un risultato negativamente sorprendente, che fornisce ad Antonio l’”assist” per il domani: dopo lo scudetto, l’Inter dovr¨¤ fare strada nell’Europa che conta.
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Rinforzo per l’Europa
¡ªIl contratto ¨¨ valido fino al 30 giugno 2022, l’ingaggio salir¨¤ a 13,5 milioni di euro netti: nessuno prender¨¤ in considerazione l’idea di separarsi, soprattutto con uno scudetto in arrivo. Il mister ¨¨ felice ad Appiano Gentile, anche per un rapporto con i calciatori che definisce “speciale”. Inizier¨¤ il terzo anno con ancor pi¨´ motivazione, con l’obiettivo di comandare in Italia e fare strada in Champions: superare il girone sar¨¤ l’obiettivo minimo, la fase a eliminazione diretta dipender¨¤ come sempre da vari fattori, alcuni non calcolabili alla vigilia. Per farcela servir¨¤ qualche rinforzo sul mercato (la priorit¨¤ sar¨¤ un quarto attaccante forte da aggiungere ai titolarissimi Lukaku e Lautaro e a Sanchez), magari un rinnovo del quale non si ¨¨ ancora parlato. Allo stato attuale, non c’¨¨ una data gi¨¤ decisa per un incontro con la dirigenza: facile che possa esserci a fine stagione, per evitare di iniziare il 2021-22 in scadenza. Un discorso comunque prematuro, prima c’¨¨ uno scudetto da conquistare dal quale dipender¨¤ il futuro: possibilmente da Champions League, la prossima missione di Conte.
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