Nell'andata degli ottavi di Champions olandesi ko con un gol per tempo. Nella ripresa Zielinski manca il match point qualificazione sbagliando un rigore, ma i nerazzurri volano anche in emergenza

Nella ¡°Vasca¡± di Rotterdam galleggiano tre messaggi in bottiglia: uno per Lilian Thuram, un altro per Sandro Mazzola e l¡¯ultimo, il pi¨´ incisivo, per tutta la Champions. L¡¯Inter rifila due gol al Feyenoord e infila un piedino nei quarti con la miglior difesa d¡¯Europa: un gol subito in nove partite. Il tutto mentre le due punte nerazzurre graffiano la storia a modo loro. Marcus punge d'esterno nello stadio dove pap¨¤ vinse Euro 2000, mentre Lautaro supera Mazzola e diventa il miglior marcatore dell¡¯Inter nella grande coppa (18 gol). Una gara ostica, soprattutto nel primo quarto d¡¯ora, rimessa in piedi dalla ThuLa, per la prima volta a segno insieme in Champions. Una nota stonata: il rigore del 3-0 fallito da Zielinski nella ripresa.

strategia
¡ª ?Il De Kuip ¨¨ la porta di un inferno bianco, rosso e nero dove non riesci a scambiare due parole a tre metri di distanza. La ¡°Vasca¡±, impianto da cinquantamila posti dove chi sta seduto sugli spalti viene visto male, accoglie l¡¯Inter con la musica techno a tutto volume, incitamenti continui e uno striscione manifesto esposto prima del match. ¡°Cado, mi rialzo, ma non vado al tappeto¡±. Torner¨¤ utile ai nerazzurri. Van Persie approccia la gara con furbizia. Schiera Paixao mezzala piazzando tre punte mobili e veloci. Inoltre, sa bene che Bastoni ¨¨ un ¡°quarto e mezzo¡±, un po¡¯ terzino e un po¡¯ esterno, quindi limita gli affondi di Dumfries virando il gioco su Osman, scheggia ghanese di vent¡¯anni. L¡¯Inter arretra il baricentro col passare dei minuti, si chiude a riccio, riparte da Martinez - non perfetto coi piedi in un paio di occasioni - e cerca il contropiede della svolta: solito 3-5-2 in fase offensiva, 4-4-2 quando c¡¯¨¨ da tenere il fortino sotto controllo. Ha funzionato.
c'¨¨ thuram
¡ª ?Il vantaggio ¨¨ una cartolina dal passato. Marcus Thuram, orgoglioso per natura, sa che nel 2025 ha segnato un solo gol e che in questo stadio, 25 anni fa, suo padre vinse l'Europeo. Cos¨¬ al 40¡¯, su assist di Barella dopo una bella imbucata di Asllani per Dumfries, buca Wellenreuther con un destro al volo d¡¯esterno ammutolendo per la prima volta il De Kuip. Gol numero 15 in stagione. Il tutto dopo una decina di giorni passati a denti stretti per via di una caviglia malandata. ? il tappo che apre una bottiglia da cui iniziano a uscir fuori idee rimaste chiuse per quasi tutto il primo tempo.
un piede ai quarti
¡ª ?L¡¯Inter si riscopre spavalda e bramosa di archiviare la pratica per poter alleggerire il ritorno. Al 49¡¯ Lautaro si ricorda di dover superare Mazzola e infila il 2-0, servito da Zielinski a centro area. Come lui nessun altro interista. Menzione d¡¯onore per Zielinski qui, bravo a servire il dieci dopo un primo tempo senza idee, rimaste impigliate nella rete olandese. Sar¨¤ l¡¯unica nota positiva. Al 64¡¯, dopo una traversa scheggiata da Moder, si fa parare il rigore del 3-0 dopo un fallo di Mitchell su Thuram, riaccendendo un Feyenoord fino a quel momento opaco. Al 72¡¯, infatti, il De Kuip lancia una serie di bicchieri di birra contro la rete protettiva per un presunto rigore negato (contatto De Vrij-Ueda a centro area). Van Persie, anche lui con diversi indisponibili, ha una panchina cos¨¬ corta che gioca soltanto un cambio, mentre Inzaghi fa rifiatare Barella, De Vrij e Lautaro. L¡¯Inter esce dal De Kuip con la consapevolezza di saper soffrire a testa alta e poter puntare con serenit¨¤ a un eventuale quarto contro una tra Bayern Monaco e Bayer Leverkusen. A oggi l¡¯unico giocatore ad aver punto i nerazzurri in nove partite di Champions gioca proprio alla BayArena: Mukiele. Il resto sono finiti al tappetto.

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