Da Nanchino e Milano: due mesi fa era un'Inter spuntata, ma gi¨¤ in mano a Sensi
Nanchino sembra un lontano ricordo di un’Inter che non c’¨¨ pi¨´. Eppure era poco pi¨´ di due mesi fa. L'Inter di Conte al primo incrocio con la Juventus, a casa Suning. Una squadra in costruzione, un cantiere aperto che aveva delle fondamenta ma non ancora un edificio che rappresentasse davvero il progetto. Erano i giorni in cui Conte invocava l'arrivo degli attaccanti mentre per rispettare il calendario della tourn¨¦e in Asia era costretto ad improvvisare. Il primo Inter-Juve della stagione ¨¨ finito 1-1, con autorete di De Ligt e rete di Ronaldo.
Gi¨¤ comandava Sensi
¡ªL'Inter spuntata aveva Sebastiano Esposito al centro dell'attacco e Ivan Perisic – gi¨¤ bocciato da Conte come esterno tutta fascia – seconda punta. E i due vennero rimpiazzati da Puscas e Longo. La Juve vinse ai rigori ma impression¨° la nuova Inter di Conte per meccanismi gi¨¤ ben rodati e un Sensi che prometteva gi¨¤ bene in vista della prima stagione in una big. Mancava la ciliegina: Lukaku. Che era a un passo prima dall'Inter e poi – guarda un po' – dalla Juve. Alla fine Romelu ¨¨ sbarcato a Milano e adesso ¨¨ lui l’arma letale su cui punta Conte per continuare la striscia di vittorie (gi¨¤ record per lui) di questo inizio torneo e lanciare un ennesimo messaggio al campionato. Per lo scudetto, l'Inter c’¨¨.
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