Se stiamo insieme ci sar¨¤ un perch¨¦: Inter e Milan lo scoprirono per la prima volta nell'autunno del 1965. Et¨¤ dell’oro, stagioni di brindisi felici. Erano i tempi in cui i due club dominavano l'Italia e l'Europa, Milano era la capitale del calcio.
derby speciale
Inter e Milan unite: per cinque volte in campo con una sola maglia
Tra il 1965 e il 1982 le due squadre milanesi si sono fuse per giocare partite speciali contro Chelsea, Lione, Bayern, Polonia e Per¨´. Nell'80 incasso a favore dei terremotati dell'Irpinia
Il Milan di Nereo Rocco vince lo scudetto (1962) ed ¨¨ la prima squadra italiana a trionfare in Coppa dei Campioni (1963), Helenio Herrera apre il favoloso ciclo che dal 1963 al 1966 porter¨¤ l'Inter a vincere tre scudetti, due Coppe dei Campioni e due Coppe Intercontinentali. Un dominio planetario, suggellato da un'idea bislacca: ma se mettessimo da parte la rivalit¨¤ e provassimo - cos¨¬, per gioco - a unire il meglio delle due squadre e fare una sorta di Dream Team? Ok, fatta. Da allora la selezione MilanInter scender¨¤ in campo cinque volte.
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La prima volta di mercoled¨¬, il 13 ottobre 1965. Campionato fermo per gli impegni delle nazionali, a San Siro la MilanInter affronta il Chelsea davanti a 36.339 paganti. Eccellenze in tribuna, fianco a fianco il presidente della Fifa Stanley Rous e il Duca di Edimburgo. In palio c'¨¨ il Trofeo dell'Amicizia italo-britannica, prima del fischio d'inizio si esibiscono le bande del Thistle Group scozzese e del 42¡ã Black Watch inglese. La maglia ¨¨ bianca con croce rossa, sono i colori della citt¨¤ di Milano. Due gli allenatori: Helenio Herrera e Nils Liedholm. Lo svedese lascia la direzione tattica al Mago.
Occhi puntati su Antonio Valentin Angelillo, che da inizio stagione ¨¨ in forza al Milan. Ma ¨¨ all'Inter che ha fatto il fenomeno, segnando il record dei 33 gol nel 1958-59. A cacciarlo dall'Inter ¨¨ stato il Mago, che non gradisce la love-story di Angelillo con la ballerina Attilia Tironi, nome d’arte Ylia Lopez. MilanInter batte Chelsea 2-1, Angelillo segna il primo gol (assist di Corso), il Mago - che spudorato - si congratula pubblicamente con lui. L’altro gol lo realizza Peir¨°. ? una formazione senza gli azzurri Mazzola e Rivera, sono entrambi in Nazionale. C'¨¨ un problema con l’arbitro. Il designato ¨¨ Giulio Campanati, ma all’ultimo momento si d¨¤ indisponibile, cos¨¬ viene chiamato al volo il suo collega, Raoul Righi. La partita va in diretta televisiva alle 21.15, sul secondo canale.
Giugno 1969, si replica. Stavolta si gioca a Lione, l'occasione ¨¨ il gemellaggio della citt¨¤ francese con Milano, con tanto di incontro ufficiale dei due sindaci: l'ex partigiano e ora socialista Aldo Aniasi e Louis Pradel. Sorpresona: ¨¨ una selezione praticamente solo rossonera, quella sera - mercoled¨¬ 11 giugno - infatti l’Inter a San Siro vince il Trofeo Citt¨¤ di Milano battendo la Juventus, doppietta di Giacinto Facchetti, pi¨´ acuto di Sandro Mazzola. L'amichevole di Lione finisce 7-1 per la squadra milanese. Non c'¨¨ partita. Doppietta di Sergio Gori detto Bobo (l'unico interista a segno), nel tabellino marcatori entrano anche Hamrin, Rivera, Santin, Maldera e Salvemini.
Tutti in maglia bianca a strisce rossonerazzurre. In panchina il Pepin Meazza a rappresentare l'Inter, Nereo Rocco per il Milan. ? quello il Milan fresco campione d'Europa: solo due settimane prima - il 28 maggio - al Santiago Bernabeu di Madrid la squadra di Rocco ha dato una lezione di calcio agli olandesi dell’Ajax. S¨¬, Cruijff quella sera ¨¨ in campo. Ma la scena se la prende Gianni Rivera. A Rocco davano del catenacciaro. Andarsi a rileggere i cinque dell’attacco, grazie: Hamrin, Lodetti, Sormani, Rivera, Prati. Lodetti il solo a fare legna, gli altri a cantare calcio.
Nobile la causa che muove la selezione a riunirsi di nuovo nell'inverno del 1980. Mercoled¨¬ 17 dicembre, l'amichevole MilanInter vs Bayern Monaco viene organizzata per devolvere l'incasso a favore dei terremotati dell’Irpinia. A San Siro ci vanno in ventimila, vengono raccolti 94 milioni di lire e spiccioli. Nomi da cartellone nel Bayern: Karl Heinz Rummenigge, Paul Breitner, Uli Hoeness, Klaus Augenthaler, punti fermi della Germania che pochi mesi prima si ¨¨ laureata Campione d'Europa. Poca voglia di correre da entrambe le parti, nelle cronache dei giornali si parla di "partita dai toni accademici". Insomma: si trotterella.
L’Inter a maggio ha vinto lo scudetto, il Milan non se la passa benissimo. Lo zoccolo duro nerazzurro ¨¨ composto da Bordon, Beppe Baresi, Oriali, Marini, Altobelli, Beccalossi. Del Milan ci sono Collovati, Franco Baresi, Buriani e "Dustin" Antonelli, che segna il gol della selezione milanese. Il 1980 ¨¨ anche l'anno in cui vengono riaperte le frontiere. L’unico straniero nella MilanInter ¨¨ l’austriaco Herbert Prohaska, detto Lumachina. La partita ¨¨ noiosa come un documentario sui pesci d acqua dolce, vince il Bayern 2-1 (Hoeness e Janzon), Carletto Muraro si infortuna, nei Distinti i tifosi di Inter e Milan si mandano vicendevolmente a quel paese, esattamente quello.
Le ultime due apparizioni della MilanInter risalgono al 1982. ? l'anno del Mundial che ci vedr¨¤ trionfare in Spagna, tra febbraio e aprile le nazionali di Per¨´ e Polonia sono in Italia in tourn¨¦e. Entrambe sono inserite - insieme al Camerun - nel girone dell'Italia. Domenica 21 febbraio, campionato fermo. A San Siro, MilanInter-Polonia 1-2. Vantaggio polacco con Smolarek, raddoppio di Boniek, gol della bandiera di Aldo Serena. Sedicimila paganti, almeno quattromila imbucati all'ultimo momento. Arbitra Paolo Casarin. In tribuna i (pochi) tifosi polacchi alzano cori in favore di Solidarnosc, mentre gli interisti (pi¨´ dei milanisti) rispondono inneggiando a Beccalossi.
Il Beck ¨¨ l'uomo del giorno. Per l'asso dell'Inter in Nazionale non c'¨¨ spazio, nonostante il favore del popolo. Il c.t. Enzo Bearzot non lo considera. Mancano quattro mesi al Mondiale di Spagna, ma Beccalossi non si arrende. Ogni occasione ¨¨ buona per provare a far cambiare idea a Bearzot. Il 10 dell’Inter si d¨¤ da fare anche se attorno a lui c’¨¨ quella che dai quotidiani viene definita "un’armata Brancaleone". Persino Zib¨¬ Boniek rilascia una dichiarazione interlocutoria, ma non certo carina nei confronti del collega: "Nella Polonia uno come Beccalossi non giocherebbe mai, ma nella Nazionale azzurra dovrebbe essere titolare fisso". Come a dire: tra la qualit¨¤ della Polonia e quella dell'Italia non c'¨¨ gara.
Mercoled¨¬ 14 aprile la selezione milanese affronta il Per¨´ a San Siro, arbitra il signor Agnolin di Bassano del Grappa. 2-0 per la Nazionale di Quiroga e Uribe, non c'¨¨ storia: i gol li segnano Leguia e Malasquez, ma potevano essere quattro-cinque. L’InterMilan ¨¨ in emergenza. Non ci sono i nazionali, mancano anche gli stranieri Joe Jordan e Herbert Prohaska. Sono acciaccati, meglio non rischiare. San Siro deserto, non c’¨¨ un cane. Con il numero 9 - da centravanti - viene schierato tale Joao Carlos Lopez detto “Bugre”, attaccante del Commercial Campo Grande.
? un brasiliano semisconosciuto in prova all'Inter. A consigliarlo al club ¨¨ stato il grande Jair, che fa da consulente a Ivanoe Fraizzoli per il mercato sudamericano. Boh. Bugre gironzola per il campo, si affanna solo quando c'¨¨ da battere una punizione da circa quaranta metri. Pretende il pallone, prende una rincorsa lunghissima e calcia. Vabb¨¨, il pallone finisce fuori. Due ore prima l'Italia di Enzo Bearzot ha perso 1-0 a Lipsia, in amichevole contro la Germania Est. Tira una brutta aria intorno agli azzurri, in giro si dice che al Mondiale la nostra nazionale verr¨¤ eliminata subito.
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