Dall’Europa al Sudamerica, un’unica costante nell’ultima due giorni di qualificazioni mondiali: lo strepitoso momento della truppa di Inzaghi. Da Dzeko, capace di frenare la corazzata francese, fino all’accoppiata Lautaro-Correa, protagonista del successo albiceleste in Venezuela. Senza tralasciare la prestazione maiuscola di Vecino con la maglia dell’Uruguay o quelle di Brozovic e Perisic nel pareggio croato in Russia. Ma anche Calhanoglu, Skriniar e Vidal, tutti tra i migliori in campo negli impegni con le rispettive nazionali. Per quasi tutti i 14 nerazzurri impegnati in giro per il mondo, di cui dieci partiti titolari, si ¨¨ trattata di una due giorni da incorniciare, quantomeno a livello individuale.
gli altri in campo
Vecino mvp, Calha ispira, Brozovic orchestra: i nazionali gi¨¤ al top della forma
Prestazioni da incorniciare e voti alti per gli interisti impegnati con le rappresentative dei loro Paesi. Ecco come sono andati
“DZEGOL”
¡ªUna delle note pi¨´ liete per Inzaghi, di sicuro il protagonista dell’impresa pi¨´ importante. Perch¨¦ non ¨¨ da tutti imporre il pareggio a una Francia in modalit¨¤ corazzata con Pogba, Mbapp¨¦, Griezmann e Benzema schierati tutti insieme. Il bosniaco ha fatto tremare i Bleus in casa propria, ha piazzato la zampata che ha fatto tremare Deschamps con un preciso bolide all’angolino, e ha poi contribuito a conservare il risultato facendo a spallate e mantenendo alto il baricentro della squadra anche nei momenti di maggior difficolt¨¤. Per Dzeko l’ennesima conferma della capacit¨¤ di fare reparto da solo e la dimostrazione di saper interpretare le diverse fasi di una partita. Il tutto supportato da una brillante condizione atletica.
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QUALIT¨¤ CROATA
¡ªLa Croazia non ¨¨ riuscita a far breccia nel bunker russo, ma Brozovic e Perisic ce l’hanno messa tutta con la consueta dose di impegno e qualit¨¤. Il primo, in campo per 90’, ha confermato la personalit¨¤ e la precisione con cui dirige l’orchestra nerazzurra dettando i tempi in fase di costruzione. Il secondo ha invece dimostrato di poter essere una preziosa arma in zona d’attacco, spingendo costantemente sulla corsia sinistra e attaccando gli spazi con efficacia. Per Perisic, sostituito al 75’, solo il neo della scarsa lucidit¨¤ in fase conclusiva, dettaglio da limare per poter essere decisivo anche con Inzaghi.
CERVELLO TURCO
¡ªAnche la Turchia ha dovuto accontentarsi di un pareggio, per di pi¨´ in casa contro il Montenegro e dopo aver gettato al vento un doppio vantaggio. Ma la mezzala nerazzurra ha nuovamente ispirato dispensando ghiotti palloni per i compagni. Preciso sui calci da fermo, rapido nel ragionare e smistare, Calha ha calamitato il maggior numero di palloni tra tutti i compagni, peccando solo in fase di copertura. E’ rimasto in campo per tutta la sfida, entrando in debito di ossigeno nell’ultimo quarto d’ora. Ma fino a quando il motore ¨¨ andato a pieni giri, come nei primi 45’, la Turchia ha dominato.
LE MURAGLIE
¡ªCon Bastoni a fare da spettatore nella sfida azzurra contro la Bulgaria, a tenere alta la bandiera della difesa nerazzurra sono stati Skriniar e De Vrij, seppur con qualche singhiozzo. Il primo ha guidato la difesa slovacca in Slovenia con la consueta personalit¨¤, esibendosi anche in qualche pericolosa proiezione offensiva. L’olandese ha invece sofferto e faticato per arginare l’esuberanza di Haaland, ma il rendimento ¨¨ nettamente migliorato con il passare dei minuti. Per entrambi 90’ in campo comunque positivi.
COPPIA GOL
¡ªDi Lautaro e Correa, entrambi a segno contro il Venezuela (con annesso un assist e mezzo per il Toro), si ¨¨ gi¨¤ parlato altrove, ma vale la pena ribadire la strepitosa prestazione e il feeling esibito. Scambi continui, fraseggi nello stretto, movimenti sincronizzati e capacit¨¤ di aprire varchi per s¨¦ e per i compagni, nella prova contro la Vinotinto hanno messo in mostra tutto il repertorio, dimostrando di essere perfettamente intercambiabili. Due frecce acuminate nell’arco di Inzaghi.
MOTORINI INESAURIBILI
¡ªEsiti diversi per Vidal e Vecino, ma stessa sostanza e presenza in mezzo al campo. Il primo non ¨¨ bastato per evitare al Cile il k.o. contro il Brasile, ma il Guerriero ¨¨ stato al solito l’ultimo ad alzare bandiera bianca, rivelandosi il primo in campo per recuperi e palloni intercettati. Il secondo ha invece messo in chiaro il motivo che ha spinto Inzaghi a insistere per la sua permanenza a Milano: contro il Per¨´ ¨¨ stato il migliore in campo per distacco, tanto da meritarsi voti in patria che oscillano tra il 7 e l’8. Fondamentale in fase di interdizione, ha anche dato una mano a Bentancur nella costruzione della manovra. Sullo stessa scia anche Barella, il pi¨´ frizzante nel centrocampo azzurro grazie alla solita combinazione di qualit¨¤ e quantit¨¤. Insieme a Chiesa ha dato vita all’asse pi¨´ pericoloso di Mancini, dominando nella sua zona di competenza fino a quando Mancini ha deciso di sostituirlo per farlo rifiatare.
RIMANDATO
¡ªDei dodici nerazzurri scesi in campo tra mercoled¨¬ e gioved¨¬, l’unico “rimandato”, seppur con le attenuanti del caso, ¨¨ Dumfries. L’esterno destro ¨¨ stato impiegato solo una manciata di minuti nel finale della sfida contro la Norvegia, troppo poco per dare un giudizio, tuttavia si ¨¨ reso protagonista di un erroraccio davanti alla porta avversaria, sprecando una clamorosa occasione per regalare all’Olanda una preziosa vittoria. Avr¨¤ tempo e modo di rifarsi nei due prossimi impegni contro Montenegro e Turchia.
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