L'ha tanto amata, ma non per questo le fa sconti. Anzi. Sinisa Mihajlovic, uno che sa come si vincono le battaglie non solo in campo, ¨¨ il classico ex che all'Inter trova sempre il modo di dare fastidio. Soprattutto da quando siede sulla panchina del Bologna.
Basti pensare all'esordio sulla panchina rossobl¨´, nel secondo mandato dopo quello del 2008. Subentrato a Pippo Inzaghi, il 3 febbraio 2019 va al Meazza e d¨¤ scacco matto alla squadra allora allenata da Luciano Spalletti. Segna Santander, Palacio ¨¨ l'unico (ex) interista che lascia il campo tra gli applausi. La mano di Sinisa si vede subito (il Bologna non vinceva in trasferta da oltre un anno) e un gruppo che pareva disastrato si salver¨¤ con una giornata di anticipo.
Malgrado guidi un'utilitaria, soprattutto se comparata al potente motore nerazzurro, Mihajlovic mette in grande difficolt¨¤ anche la prima Inter di Conte. Un allenatore con il quale, come vedremo pi¨´ avanti, stima e punti di contatto non mancano. Il 2 novembre 2019 si gioca al Dall'Ara, in panchina c'¨¨ il vice Tanjga perch¨¦ Sinisa sta lottando contro la leucemia. Ma ¨¨ lui che telecomanda i suoi ad un'ottima prestazione, culminata con il gol di Soriano. Il bis ¨¨ a un passo, ma non ha fatto i conti con Lukaku che nel finale la ribalta prima con un diagonale stretto e poi con un rigore che Lautaro si procura con furbizia. Miha insomma perde,ma vince ai punti.
Il capolavoro arriva per¨° il 5 luglio scorso. Dopo il lockdown, l'Inter ha le classiche 9 finali per inseguire il sogno scudetto. Lukaku la porta in vantaggio, Soriano si fa espellere, Lautaro va sul dischetto per chiuderla. Invece esalta Skorupski e poi Sinisa la rivolta come un guanto. Dentro il baby Juwara, che fa subito 1-1 e ispira il gol del sorpasso di Barrow. Di fatto sar¨¤ l'ultima partita da Pazza Inter, ma Conte si prende una bella lezione dal collega e amico.
Perch¨¦ tra i due ci sono stima reciproca e lo stesso modo di vedere e vivere le cose. "L’allenatore deve trovare il modo di tirare fuori il meglio dai giocatori. Sia umanamente sia tecnicamente. Questo ¨¨ il nostro lavoro" recita il serbo. Potrebbero essere parole del leccese, maestro nell'entrare sottopelle ai suoi. Due ex giocatori (Sinisa ¨¨ stato nerazzurro in campo e da vice di Mancini) con lo stesso fuoco dentro, e che hanno pure rischiato di passarsi un testimone, quello della Juventus nel 2014. Lo stesso Mihajlovic infatti raccont¨° di quell’incontro con Agnelli, prima dell’ingaggio di Allegri.
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