supercoppa
Lautaro si ¨¨ sbloccato, Thuram ha svoltato: stasera l'Inter punta sui gemelli diversi
C'¨¨ quel proverbio arabo che in una citt¨¤ diventata futurista potrebbe perfino stonare: "Non bastano tutti i cammelli del deserto per comprarti un amico". Qui, dove un tempo era solo polvere, il senso dellĄŻamicizia ¨¨ eterno e resiste davvero a ogni cambiamento, perfino ai petrodollari del principe Mohammad bin Salman. Lautaro Martinez e Marcus Thuram appartengono a questa categoria sacra, sono amici prima che colleghi nella stessa ditta. Sono legati da un filo sottile oltre il campo, anche se i caratteri sono diversi, quasi opposti. Bastava osservarli da vicino in quei pochi minuti di allenamento pre-Atalanta aperto ai media e anche stamattina nel lavoro di rifinitura, nello stadio dellĄŻAl Riyadh club, squadra di Saudi Pro League alla periferia est della citt¨¤: il francese scanzonato, pronto allo scherzo con staff e dirigenti e un sorrisone da capocannoniere di Serie A; lĄŻargentino col volto serioso da guerriero latino. Un compagno di giochi e un soldato in missione permanente: sar¨¤ per questa differenza che quei due hanno fatto clic, come sa anche Gasperini che negli anni ha subito da vicino il potenziale offensivo nerazzurro. Far¨¤ bene alla sintonia di coppia, per¨°, ritrovare anche quellĄŻantica usanza di segnare nella stessa partita, anche perch¨Ś manca da 237 giorni, unĄŻinfinit¨¤. Considerando il momento di forma spaziale di Thuram e quel gol al Cagliari che ha rifatto venire lĄŻacquolina a Lautaro dopo lungo digiuno, il momento sembra propizio. La nuova nobilt¨¤ dellĄŻAtalanta e la Supercoppa, che ispira lĄŻInter come poche altre competizioni, aiutano a credere che lĄŻimpresa sia possibile da subito, anche se la Dea ha difensori massicci con cui scornarsi: Kossounou, Hien e Kolosinac sono colossi nel corpo a corpo, la sfida ¨¨ lanciata.
l'incastro
ĄŞ ?La ThuLa, insieme, non segna dal 10 maggio, dalla scampagnata di Frosinone a seconda stella gi¨¤ sul petto. Non che lĄŻInter abbia mai veramente sofferto della mancanza di una loro gioia di coppia, anche perch¨Ś le strade per il gol sono comunque infinite: finora sono andati in rete in A addirittura 15 giocatori diversi, pi¨´ di qualsiasi altra squadra in Europa. Semmai, il problema ¨¨ stata la vena di Lautaro, a lungo lontano parente del Toro che fu. LĄŻaver rotto lĄŻincantesimo in Sardegna dopo 624ĄŻ ha, per¨°, cambiato lĄŻumore del capitano e illuminato di nuove speranze il 2025: ora lĄŻargentino ¨¨ molto pi¨´ sereno oltre a quella maschera impenetrabile, lo sanno e ne sono felici compagni e allenatore. Non bastasse, in ogni Supercoppa che ha giocato, Martinez ha sempre preso uno scalpo, tre reti su tre edizioni vinte, lĄŻultima liberatoria contro il Napoli un anno fa.
come i saggi
ĄŞ ?In un attacco sempre pi¨´ Thuram-centrico, per¨°, Lautaro ha un poĄŻ cambiato le zolle da calpestare, ha arretrato di qualche metro e lascia al gemello lĄŻoccupazione militare dellĄŻarea. Eppure, nonostante tutto, anche quando la porta si era misteriosamente rimpicciolita, il capitano ha sempre continuato a centrare lo specchio con ostinazione. Il francese, invece, ha ormai completato la trasformazione genetica: da assistente a primattore, da seconda a primissima punta. I 12 gol in A sono una conseguenza di questa nuova realt¨¤, ma adesso Marcus vuole una rete che consegni direttamente alla sua Inter una Coppa da sbaciucchiare. Soprattutto, se la gioia possa essere condivisa con lĄŻamico nel deserto. Tra lĄŻaltro, di amicizie, soprattutto in Occidente, Bin Salman ne vanta tante e pure variegate: politici di ogni latitudine, perfino attori hollywoodiani alla Johnny Depp. Il principe conosce poi il potere dello sport, lo si intuisce vagamente dagli investimenti poderosi di questi anni, e ama particolarmente il calcio. Sapr¨¤ anche lui che quella strana cosa chiamata ThuLa sarebbe piaciuta pure ai saggi del suo deserto.
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