Cosimo Spagnolo, pap¨¤ di Vincenzo: "30 anni dalla morte, mai ricevuto scuse. E il dolore cresce"
Trent¡¯anni dopo, il ricordo ¨¨ vivo come quel 29 gennaio del 1995. Una data nera per il calcio italiano. Il giorno in cui Vincenzo Spagnolo, per tutti Claudio, venne ucciso da una lama ¡°a farfalla¡± appena fuori dallo stadio Ferraris, a pochi minuti dalla sfida di campionato tra Genoa e Milan. Una coltellata partita per mano del diciottenne Simone Barbaglia, appartenente alla ¡°banda del Barbour¡±, una costola delle Brigate rossonere. ¡°Spagna¡± aveva 24 anni. Cosimo Spagnolo parla del figlio come fosse ancora qui con lui. Raccontarlo ¨¨ diventato quasi terapeutico. Ricorda e si emoziona. In un giorno che ¨¨ sempre speciale, ma oggi lo ¨¨ persino di pi¨´: ¡°Il dolore ¨¨ sempre lo stesso, la mancanza sempre pi¨´ forte. Ma sono contentissimo di parlare di Claudio. Alcune persone, quando vengono travolte da una tragedia cos¨¬ grande, buttano via tutto per evitare di soffrire ulteriormente. Non vogliono pi¨´ pensare. Io la penso nel modo opposto: ho tenuto tutto e ne voglio parlare in continuazione, cos¨¬ mi sembra che Claudio sia ancora vivo¡±.