Con il gol alla “sua” Juve il centrocampista ha archiviato il momento no: i rossobl¨´ lo hanno rigenerato lavorando sull’aspetto mentale e facendogli fare incursioni nella squadra baby
Stefano Sturaro, 26 anni, esulta dopo il gol segnato alla Juventus. Afp
Lo hanno prima protetto e poi aspettato, senza mettergli fretta. Il Genoa ¨¨ stato il parafulmine di Stefano Sturaro per un paio di mesi, e alla fine tanta pazienza ¨¨ stata premiata. Il lavoro della societ¨¤ rossobl¨´ sul centrocampista rientrato (definitivamente) alla base si ¨¨ sviluppato innanzitutto sul piano mentale. Il Grifone sapeva che, con un programma di recupero adeguato sul piano fisico, Sturaro sarebbe tornato il giocatore di un tempo.
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Ma un aiuto ¨¨ arrivato poi anche dalle frequenti incursioni del giocatore di Prandelli nella Primavera di Sabatini. Prima con minutaggi soft, poi via via con un impiego sempre pi¨´ continuo. L’ora di gioco disputata nel derby con la Samp, fra l’altro vinto dai rossobl¨´, ha certificato - al giocatore e alla societ¨¤ - che il recupero sul piano fisico poteva dirsi concluso. E, a quel punto, si trattava solo di ritrovare la migliore condizione fisica. Che non ¨¨ ancora arrivata, anche se le premesse e il gol alla Juve sono quanto mai incoraggianti.
Filippo Grimaldi
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