I rossobl¨´ ribaltano l’iniziale vantaggio di Badelj e conquistano una vittoria importantissima in chiave salvezza
Il gol di Sanabria. Ansa
Criscito all’ultimo respiro e il Genoa va in paradiso. La squadra di Prandelli vince di rimonta al termine di una partita in cui le due squadre alternano reciprocamente momenti di sofferenza ad altri di dominio. Il pareggio sarebbe stato pi¨´ giusto, anche perch¨¦ la Lazio soccombe solo alla fine e dopo aver perso per infortunio un altro giocatore ancora, Radu. Ma il Genoa viene premiato per la sua capacit¨¤ di restare sempre in partita e di credere fino in fondo ad una vittoria che le consente di tenere a debita distanza la zona calda. Esulta la formazione di casa ed esulta soprattutto il suo allenatore Prandelli che consuma la sua rivincita su Lotito che tre anni fa lo contatt¨° per allenare la Lazio ma poi lo scart¨°.
il graffio di badelj —
La prima mezzora scivola via senza che nessuna delle sue squadre riesca a piazzarsi al centro del ring. E’ una lunga fase di studio in cui la palla staziona quasi sempre a centrocampo e i due portieri restano inoperosi. Il Genoa fa molta densit¨¤ in mezzo, attacca i portatori di palla biancocelesti e cos¨¬ la squadra di Inzaghi non riesce a sviluppare il suo consueto gioco. Per i romani pesano anche le assenze: i titolari fermi ai box sono cinque, nove gli indisponibili. C’¨¨ per¨° Immobile, che rientra dopo aver saltato le ultime due partite. Con tante assenze Lazio comprensibilmente guardinga, ma anche il Genoa non si lancia all’arrembaggio. Il 4-3-3 di Prandelli ¨¨ raccolto e prevede continui scambi di fascia tra Kouame e Lazovic. Col passare dei minuti i padroni di casa salgono di ritmo e acquisiscono maggiore convinzione. E nell’ultimo quarto d’ora si rendono pure molto pericolosi dalle parti di Strakosha. Il portiere della Lazio ¨¨ chiamato ad interventi non facili prima su Lerager (30’), quindi su Sanabria (34’) e successivamente viene graziato dallo stesso Sanabria che spara alto da buona posizione (41’). Tre ottime opportunit¨¤ non sfruttate e, come spesso capita nel calcio, pagate a caro prezzo dai genoani. Perch¨¦ a un minuto dall’intervallo a passare in vantaggio ¨¨ la Lazio. Badelj lavora molto bene una palla sul limite dell’area, chiede ed ottiene il triangolo da Immobile ed una volta davanti a Radu lo fredda con un piatto destro. La squadra di Inzaghi passa alla prima vera occasione, perch¨¦ le opportunit¨¤ avute in precedenza da Correa e Marusic (entrambe sprecate male) sarebbero comunque state vanificate dalle rispettive posizioni di fuorigioco.
sanabria e criscito ribaltano —
Nell’intervallo Prandelli toglie Lazovic, mette dentro Bessa e passa al 4-3-1-2, col nuovo entrato che giostra da trequartista. La mossa per¨°, almeno inizialmente, non produce grandi cambiamenti. Anzi, ¨¨ la Lazio a sfiorare il raddoppio con Correa che, servito da Immobile, mira l’angolino, ma Radu ci arriva. Poi ¨¨ Badelj a sfiorare la doppietta con una girata al volo dal limite dell’area che si stampa sulla traversa. Al Genoa serve un’altra sostituzione per cambiare davvero l’inerzia della partita. E’ quella che Prandelli fa successivamente mettendo Pandev al posto di Radovanovic. Il macedone si piazza dietro le punte e Bessa scala a centrocampo. A mutare il corso degli eventi sono per¨° pure i cambi di Inzaghi che indeboliscono ulteriormente una Lazio gi¨¤ incerottata. Immobile (non ancora al meglio) deve lasciare il campo a Caicedo, Romulo a Leiva e poi soprattutto Radu (nuovo infortunato) esce per il debuttante Jordao. Il tecnico della Lazio ¨¨ costretto a ridisegnare la squadra con Leiva che va a fare il centrale difensivo con Acerbi che scivola sul centro-sinistra della retroguardia. Troppi spostamenti (tutti necessari peraltro) che fanno perdere la bussola ai biancocelesti. Il Genoa ha il pregio di capire il momento di sbandamento ed affonda senza piet¨¤. Il pari arriva alla mezzora con Sanabria che, sugli sviluppi di un angolo di Criscito corretto di testa da Zukanovic, anticipa Caicedo e Leiva e beffa Strakosha. La squadra di casa sa che a quel punto ha la partita in pugno e non si ferma. Va vicina al gol del sorpasso prima con Pandev e poi con Biraschi. E quando l’1-1 sembra ormai scritto il 2-1 lo trova al 3’ di recupero con una conclusione dal limite del capitano Criscito. Per il tripudio di Marassi.
Stefano Cieri
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