Empoli, sfuma il colpo salvezza: papera di Silvestri, il Genoa pareggia all'81'

Ahi, Silvestri: la paperissima del portiere dell’Empoli costa la vittoria all’Empoli, sul finale di una gara controllata a lungo dalla squadra di D’Aversa che perde un’occasione d’oro per lasciare il terzultimo posto dopo una gara che ha gestito sin dalle sue fasi iniziali. L’uno a uno finale arriva al termine di una gara che ha visto il Genoa in grande difficoltà, poco efficace in attacco, in affanno dalle parti di Leali, con un centrocampo che ha faticato a lungo contro un avversario che in più occasioni ha sfiorato il raddoppio. Alla fine però Vieira ha capitalizzato con un punto pesante il primo scontro diretto di un trittico che proseguirà con Cagliari e Lecce, dopo che aveva raccolto diciotto punti in otto partite contro le rivali della parte medio-bassa della classifica. L’Empoli, però, ha dimostrato ancora una volta di avere la possibilità di uscire da una situazione scomodissima, ma non irrimediabile.?

Prudenza

Vieira tiene Badelj in panchina e si affida a Zanoli, con Masini e Frendrup davanti alla difesa e Messias a guidare le operazioni sulla trequarti, D’Aversa inserisce Cacace per De Sciglio come terzino sinistro, con Esposito e Henderson alle spalle di Colombo. Il Genoa prova a prendere in mano il gioco, ma l’Empoli è ordinato, abbassa a turno Pezzella e Gyasi sugli esterni impedendo di fatto alla squadra di Vieira di affondare sulle fasce. E in mezzo Pinamonti, chiuso dalla marcatura strettissima di Marianucci, non riesce mai a liberarsi al tiro. Una gara complicata per i padroni di casa e infatti la prima palla-gol è per i toscani (15’), con Pezzella che pesca in area Gyasi, disturbato da Martin, che calcia alto da facile posizione. Occasione d’oro sfumata per l’Empoli, e sino a metà primo tempo è l’unico guizzo di una partita molto tattica. Il 4-2-3-1 del Genoa stavolta funziona poco, perché Frendrup è troppo basso per impostare il gioco e in mezzo Messias non riesce a creare la superiorità numerica in attacco. L’Empoli a sinistra vola, Pezzella fa tutta la fascia e affianca Henderson, il Genoa lì fa fatica. E tanta pressione ospite si concretizza con il gol di Grassi sugli sviluppi di un angolo dalla sinistra sul quale Leali allontana in mischia, ma la difesa rossoblù è statica: ne approfitta Grassi, al primo centro stagionale. pronto a battere con il destro Leali. Uno a zero Empoli, che sino a questo punto ha creato più della squadra di Vieira, assente in attacco.?

Reazione

D’Aversa inserisce l’ex Kouame per Colombo a inizio ripresa, e il Genoa prova ad alzare il ritmo, ma è l’Empoli che continua a fare la partita. Leali (5’) rischia moltissimo con un passaggio orizzontale sulla linea di porta, ma Kouame non ne approfitta. Il Genoa non va. Vieira toglie gli esterni Zanoli e Miretti, inserendo Ekhator e Cornet in una linea offensiva decisamente più solida. Si infortuna Bani, entra Sabelli in difesa, ma i cambi non bastano a scuotere i padroni di casa, mentre la squadra di D’Aversa, grazie a un inesauribile Esposito, sfiora il raddoppio: decisiva la chiusura di Vasquez. Vieira aumenta ancora il carico offensivo del Genoa, con Ekuban alle spalle di Pinamonti e Onana che affianca Frendrup. Ma l’Empoli non molla, mantiene il controllo del gioco e solo al minuto 35 c’è la prima vera palla gol rossoblù: Cornet calcia alle stelle. Il pari arriva in seguito al pasticcio difensivo dei toscani: su un angolo provocato da Grassi, l’angolo di Martin pesca Vasquez. Girata di destro, traiettoria beffarda alzata da Koaume, ma Silvestri (con il pallone già bloccato in presa alta) se lo fa sfuggire oltre la riga: Genoa in gol al primo tiro in porta. Finale caldissimo, in campo e fuori: in panchina esplode l’ira del direttore sportivo dell’Empoli, Gemmi, espulso per proteste.