Doveva essere il perno della difesa viola e l'erede di Milenkovic, ma finora ¨¨ stato tartassato dagli infortuni. Tornato ad allenarsi in gruppo, ¨¨ finalmente tra i disponibili di Palladino
Ingaggiato dalla Fiorentina durante la sessione estiva del mercato 2024 per 15 milioni di euro pi¨´ 1 di bonus dal Lecce (l'operazione pi¨´ costosa per il club), il difensore croato Marin Pongracic sembrava destinato a diventare una pedina fondamentale per la retroguardia viola. Tuttavia, a quattro mesi dall¡¯inizio della stagione, il suo impatto ¨¨ stato pressoch¨¦ nullo.
gli infortuni di pongracic
¡ª ?Con appena 100 minuti giocati in Serie A e poco pi¨´ di 200 in Conference League, il centrale classe ¡¯97 ¨¨ stato frenato dagli infortuni senza poter essere una risorsa per la squadra di Raffaele Palladino. Dopo un debutto non particolarmente brillante, complice anche l'essersi ritrovato a giocare in una difesa a tre, a fine settembre Pongracic ¨¨ stato fermato da un risentimento ai flessori che lo ha tenuto lontano dai campi per oltre due mesi. E, quando sembrava pronto a riprendersi il suo spazio, ¨¨ stata la volta di nuovo problema subito in allenamento.
pongracic e la faticosa scommessa
¡ª ?Il profilo di Pongracic, almeno sulla carta, corrispondeva perfettamente alle esigenze della Fiorentina: un difensore duttile, dotato di fisicit¨¤ e personalit¨¤, reduce da una buona stagione al Lecce. Ma, soprattutto, l¡¯acquisto pi¨´ oneroso del mercato estivo gigliato per sopperire alla cessione di Nikola Milenkovic, che dopo sette anni ha chiuso la sua esperienza in maglia viola ed ¨¨ volato in Inghilterra, al Nottingham Forest. Il costo del croato, sostanzioso sebbene non proibitivo, testimoniava la fiducia riposta dalla dirigenza nel suo potenziale. Oggi, per¨°, i numeri raccontano un¡¯altra storia: un investimento corposo che non ha ancora dato i frutti sperati.
statistiche nella fiorentina
¡ª ?Sono appena tre le partite disputate in Serie A dal difensore centrale viola, di cui solo una da titolare: il debutto del 17 agosto contro il Parma. In quell¡¯occasione, tuttavia, non ha neppure completato i 90 minuti regolamentari, espulso all¡¯83¡¯ per somma di ammonizioni. Poi altre due apparizioni: quella del 15 settembre con l'Atalanta e la successiva del 24 novembre con il Como, in cui ¨¨ subentrato negli ultimi 10 minuti di gara.
pongracic in europa
¡ª ?Non molto diverso il quadro in Conference League, dove Pongracic ¨¨ sceso in campo da titolare nelle due sfide dei playoff di fine agosto contro il Puskas Academy, per poi?tornare nell¡¯undici iniziale il 28 novembre contro il Pafos.?Per recuperare condizione, il difensore ¨¨ stato schierato anche con la Primavera 1, giocando il primo tempo del match contro la Cremonese Under 20 il 3 novembre.
problema fisico o gestionale?
¡ª ?La situazione di Pongracic solleva inevitabilmente domande. Nessuno poteva prevedere questa lunga serie di problematiche fisiche stagionali, ma sicuramente la lunga lista di stop muscolari del giocatore non rasserena. L¡¯ex Bundesliga aveva gi¨¤ subito due infortuni rilevanti nella stagione 2018/2019 che lo avevano tenuto a lungo lontano dal campo. Il centrale di difesa, che al tempo militava nel Salisburgo, era stato ai box da febbraio, per quasi due mesi, a causa di uno strappo al fascio muscolare e ad aprile per la rottura della fibra muscolare. Non ¨¨ stata totalmente fortunata neppure la sua esperienza a Lecce, out da gennaio a maggio 2023 per un¡¯operazione alla caviglia. Fuori per altri tre mesi anche al Wolfsburg: mononucleosi e conseguenze del Covid (2020).
il riscatto con la fiorentina?
¡ª ?Con il calendario sempre pi¨´ fitto e la Fiorentina impegnata su pi¨´ fronti (rimanere in zona Champions e l¡¯obiettivo Conference League), il completo recupero del difensore si fa sempre pi¨´ impellente per Raffaele Palladino. Il 17 dicembre ¨¨ tornato ad allenarsi in gruppo al Viola Park e 24 ore dopo ¨¨ finalmente riapparso nella lista dei convocati per la trasferta europea di gioved¨¬ 19 a Guimaraes.?? la sua occasione: Pongracic deve recuperare terreno nei confronti della coppia Ranieri-Comuzzo, ormai consolidata, e dimostrare di essere il giocatore su cui il club aveva deciso di puntare.
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