"Senza saperlo ho portato il covid-19 a casa mia. Ho visto ammalarsi mia figlia, mia moglie, i miei nipoti, i miei cognati e soprattutto i miei suoceri. E’ stata dura". Daniele Prad¨¨ ha superato dopo 48 giorni di positivit¨¤ il coronavirus e per fortuna lo ha fatto anche tutta la sua famiglia. La paura ¨¨ stata tanta. Come la voglia adesso di tornare a fare ci¨° che sa. Calcio.
"Voglio mandare un doppio messaggio – dice a Sky Sport -. Dobbiamo essere accorti, mantenere le distanze e stare attenti. Ma il calcio ¨¨ il veicolo giusto per iniziare questa nuova vita. Dobbiamo convivere con il virus quindi per me ¨¨ importante ricominciare a giocare. Ci deve essere un ‘Rinascimento’ che parte dalle cose popolari proprio come il calcio, ¨¨ un discorso a livello sociale. Stando attenti, ma giocando. Ci dovremo abituare, stare senza tifosi sar¨¤ brutto, ma ¨¨ un male necessario".
Prad¨¨ torna sul virus conosciuto veramente da vicino. "Il primo pensiero va a tutte le famiglie che hanno perso qualcuno senza poter dar loro un saluto. Nove persone della mia famiglia si sono ammalate, i miei suoceri sono stati ricoverati per 30 giorni finendo anche in Rianimazione. Per fortuna lo Spallanzani ¨¨ un’eccellenza, li ringrazio con tutto il cuore. Tornai a Roma da Firenze l’11 di marzo e stavo benissimo. Nessuno a casa mia stava male, ed io non sapevo ci fossero calciatori positivi nella Fiorentina, purtroppo le conoscenze erano ancora poche. Il momento pi¨´ brutto ¨¨ stato vedere i miei familiari ammalarsi uno ad uno di questo virus subdolo e bastardo con tanti sintomi dolorosi. Vedere le ambulanze portare via i miei suoceri poi ¨¨ stato terribile. In Fiorentina abbiamo avuto tantissimi casi perch¨¦, essendoci chiusi tutti insieme per stare ancora pi¨´ attenti ma evidentemente avendo il virus gi¨¤ dentro casa, ce lo siamo passati. I nuovi positivi viola? In realt¨¤ sono vecchi, me lo immaginavo perch¨¦ ognuno ha tempi diversi per negativizzarsi. Entro pochi giorni saranno tutti negativi, io ci ho messo 48 giorni a tornare negativo. Noi, in 9 persone, siamo stati una sorta di piccolo focolaio".
Prad¨¨ ¨¨ legato in maniera speciale alla propriet¨¤ viola. "La Fiorentina ¨¨ davvero una famiglia, Commisso, sua moglie e Joe Barone mi chiamavano tutti i giorni. Nei miei confronti c’¨¨ stato un qualcosa di importante, il mondo del calcio non ¨¨ brutto, anzi. Io ero in scadenza di contratto, il giorno di Pasqua mi ¨¨ stato mandato il rinnovo (esercitata l'opzione, ndr) via mail. Ero distrutto per quanto accadeva alla mia famiglia, quel gesto mi ha commosso. Il presidente ¨¨ un uomo forte, umile, un grandissimo lavoratore che trasmette la semplicit¨¤ di un manager che si ¨¨ costruito da solo. Adesso voglio restituire a tutti il massimo di me stesso. Sono carico e con grande energia mentale. Ringrazio tutti, anche per la privacy. I giornalisti sapevano, ma non c’¨¨ mai stata una riga per rispetto: e lo apprezzo molto. Anche Lotito e sua moglie mi sono stati molto vicini chiamandomi ogni giorno".
Poi spazio anche al mercato che verr¨¤. "Il nostro lavoro ¨¨ fatto di contatto. Dovremo vederci, magari senza abbracciarsi, ma dobbiamo tendere alla normalit¨¤ con intelligenza. Attenendosi alle regole. Come Fiorentina non abbiamo necessit¨¤ di vendere o svendere perch¨¦ siamo solidi. I calciatori forti avranno sempre un prezzo importante, caleranno i prezzi dei calciatori medi e magari sar¨¤ un bene. Non sar¨¤ un mercato ‘dopato’ come gli ultimi due anni. A gennaio abbiamo fatto un mercato importante per la prossima stagione, poi completeremo la squadra e sappiamo come fare. Dovremo essere creativi e fantasiosi, ¨¨ fondamentale che i nostri calciatori vogliano stare a Firenze. Chiesa? Con Federico il rapporto ¨¨ buonissimo, poi vedremo insieme cosa fare a fine stagione".
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