R icomincer¨¤ dal 16¡¯, il minuto in cui la vita si ¨¨ fermata. Domani Edoardo Bove sar¨¤ in panchina, sempre ostinatamente vestito di viola, a due passi dal punto in cui 67 giorni prima tutto ¨¨ diventato nero. In campo ci saranno i suoi compagni, diventati dei fratelli negli ultimi due mesi, e gli stessi interisti, anche loro rimasti sotto shock in quel maledetto 1 dicembre. Nessuno potr¨¤ mai entrare nella testa di questo 22enne coraggioso scampato alla morte e, soprattutto, aggrappato con le unghie a una passione e a un sogno: nella normalit¨¤ ritrovata di Bove, da quando ¨¨ uscito dall¡¯ospedale Careggi con un defibrillatore sotto pelle, c¡¯¨¨ la voglia di sentirsi ancora parte di una famiglia.
FIORENTINA
Paura, Firenze e Sanremo: due mesi dopo, come sta Bove
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