Tredicesima vittoria in campionato per i bianconeri che salgono momentaneamente a +11 sul Napoli. Primo k.o. al Franchi per la Viola che in A non raccoglie i 3 punti dal 30 settembre
L'esultanza di Bentancur e Dybala per il gol dell'1-0. Ansa
Per la prima volta la Juve aliena di quest’anno guarda i rivali con tre gol di scarto, in campionato. Per la prima volta il marziano assapora dieci minuti di panchina di cortesia. Per la tredicesima volta (su 14) i bianconeri si mettono in tasca tre punti rotondi, ma questa vittoria in casa dei viola ¨¨ pi¨´ squillante delle altre e non solo per il punteggio. In un campo tra i pi¨´ ostili, nonostante la timidezza della Fiorentina di Pioli, Allegri d¨¤ una dimostrazione di sicurezza disarmante: patisce poco, domina tanto e alla fine si gode i gol di Bentancur, Chiellini e il rigore di Ronaldo. Le giocate in campo non hanno, per¨°, cancellato la vergogna della scritta fuori dallo stadio inneggiante all’Heysel e offensiva verso Gaetano Scirea. Eppure al Franchi un applauso emozionato di tutti i tifosi viola ha accompagnato i cori degli ultr¨¤ bianconeri dedicati a Davide Astori, omaggiato con una corona di fiori da Chiellini e soci prima del match.
l'avvio —
Allegri sceglie di dare un turno di riposo a Pjanic ed ¨¨ Bentancur, in ascesa verticale, a spartire pani e pesci in mezzo. Ma ¨¨ a destra la novit¨¤, con l’ex Cuadrado mezzala in una posizione stuzzicante, pronto a duettare con il tridente del “caos creativo”: Dybala, Mandzukic e Cristiano continuano nel loro gioco orbitante. A turno c’¨¨ un pianeta al centro dell’universo bianconero e le altre due punte gli ruotano ai lati, portando i rivali a perdere spesso il senso dell’orientamento. Nel movimento dei terzini, vista l’assenza di Alex Sandro, De Sciglio va a destra e Cancelo sgomma a sinistra: il portoghese ¨¨ la solita freccia piantata nel costato avversario. E cos¨¬ dopo 15 minuti in cui la Fiorentina sembrerebbe pure propositiva e coraggiosa, la gara si sbilancia: la Juve muove le truppe, poco a poco si fa pi¨´ manovriera. Quando prende stabilmente possesso della met¨¤ campo viola, trova 2-3 contatti da punizione al limite e un paio di tiri urticanti. Nel complesso, il gol non sembra troppo lontano, ma arriva da chi non ti aspetti: l’uruguagio che sembrava un po’ spaesato nel ritorno ai compiti da regista, lui che nel frattempo ¨¨ diventato una mezzala che fiocchi. Porta palla, scambia con Dybala e si infila nel burro viola prima di battere da sinistro: ma oltre alla bellezza della giocata di Bentancur, c’¨¨ dell’altro che fotografa questi nuovi tempi bianconeri. La sola presenza di Cristiano impone ai difensori rivali un surplus di attenzione e di cattivi pensieri: sull’1-0 ¨¨ Pezzella a fare quel passetto di troppo per colpa della distrazione aliena. In pi¨´, con Cuadrado che si allarga, Dybala trova ottime zolle: la Joya ¨¨ sempre pi¨´ il “tuttocampista” reclamato da Allegri, un giocatore totale che alla Juve serve come il pane.
lampo violaceo —
Se Pioli aveva chiesto alla Fiorentina una partita di grande tecnica, il risultato pare l’esatto opposto: i toscani sbagliano tanto e si affidano solo a tagli isolati di Chiesa e a qualche incursione di Benassi. E. Fernandes e Veretout, in pi¨´, arrancano in mediana quanto Matuidi alza i giri del motore. Eppure la Juve, sicura ma distratta, concede una macro-occasione: Giovanni Simeone non tocca come si addice a un centravanti argentino che abita a Firenze la palla messa dentro da Milenkovic. Szczesny, che aveva sudato freddo, si ritrova la palla tra le mani e ringrazia il momentaccio del Cholito. Se non ritrova l’efficienza e le reti del suo bomber (ma anche quelli degli altri assaltatori di Pioli), ¨¨ inutile custodire velleit¨¤ europee. Eppure, d’orgoglio, nel secondo tempo cresce la pressione della Fiorentina e Chiesa e soci costringono i bianconeri a sbagliare tanto, troppo, in disimpegno. Diversi i calci d’angolo accumulati, pochi battuti bene, a cui si somma qualche conclusioni in porta. Tradotto: il tridente di Pioli inizia a essere pi¨´ efficace. Pure Gerson sale di livello dopo un primo tempo da dimenticare.
anomalie —
Quando Pioli azzarda l’ex Pjaca per Benassi, il croato si posiziona a sinistra e Chiesa cambia di fascia: su una infilata pericolosa, il figlio di Enrico avrebbe pure l’occasione di segnare, ma Cancelo fa una chiusurona che vale come un gol. Anche perch¨¦ quello vero, dei bianconeri, arriva poco dopo. Anche nel 2-0 la firma non ¨¨ delle pi¨´ consuete: la scorribanda di turno al 24’ ¨¨ di capitan Chiellini, la conclusione in mezza girata ¨¨ di destro e questo rende ancora pi¨´ curioso lo scenario. Niente di anomalo, invece, nel gol di giornata di Cristiano Ronaldo dieci minuti dopo: stavolta arriva su rigore, fischiato da Orsato (tornato ad arbitrare la Juve) per fallo di mano di E. Fernandes. Solo a quel punto, dopo 1250 di minuti filati giocati in campionato, l’alieno (ammonito per l’esultanza) pu¨° concedersi una sostituzione lasciando il posto tra i fischi all’ex Bernardeschi.
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Filippo Conticello
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