Nel primo tempo Simy risponde al rigore di Lulic, nella ripresa Zenga va in vantaggio grazie alla rete di Ceccherini, ma al 39’ Milinkovic trova il gol del definitivo 2-2. I biancocelesti si giocano la Champions all’Olimpico contro Spalletti
Un pari giusto, pieno di emozioni, ma che invece di accontentare entrambe le getta nello sconforto. La Lazio fallisce il match point Champions ed ora dovr¨¤ conquistare il posto nell’Europa che conta nello scontro diretto di domenica all’Olimpico con l’Inter (le vanno bene due risultati su tre). Champions ancora possibile, dunque, ma l’occasione sprecata potrebbe pesare. Il 2-2 per¨° getta nello sconforto pure il Crotone che viene superato dal Cagliari e staccato dal Chievo ed ¨¨ ora terzultimo con la Spal, con cui ha per¨° lo scontro diretto sfavorevole. Anche i calabresi possono ancora sperare nella salvezza, ma una vittoria li avrebbe tirato fuori dai guai. Una vittoria che avevano in mano fino a 5’ dal termine. Che sarebbe stata probabilmente un premio eccessivo per la loro prova, ma che sarebbe stata comunque pienamente legittima. La squadra di Zenga ha giocato gettando il cuore oltre l’ostacolo e poco ci ¨¨ mancato che l’atteggiamento fosse premiato. La Lazio invece ¨¨ parsa stanca, annebbiata e troppo tesa. Non all’altezza dell’appuntamento con la storia che aveva di fronte.
botta e risposta —
La squadra di Inzaghi era partita bene. Dopo un quarto d’ora i biancocelesti erano gi¨¤ in vantaggio. L’1-0 arrivava dagli 11 metri. A siglarlo Lulic che si conquistava pure il rigore (fallo di Ceccherini sul bosniaco). Il Crotone protestava non tanto per il fallo che determinava il penalty (netto) quanto per un precedente contatto tra lo stesso Lulic e Sampirisi un po’ ai limiti. Mazzoleni lo riteneva per¨° regolare ed assegnava il rigore. La Lazio a quel punto commetteva l’errore di provare a lucrare sul vantaggio. Amministrare il risultato, si sa, non ¨¨ il suo forte. Ed inevitabile arrivava il pareggio dei padroni di casa. Lo realizzava Simy al 29’ di testa su cross di Rohden, con la difesa della Lazio schierata male e poco reattiva (sul nigeriano c’era Radu, ossia il pi¨´ basso dei tre centrali). La formazione di Inzaghi accusava il colpo, ma poi negli ultimi dieci minuti tornava a farsi minacciosa dalle parti di Cordaz. Caicedo, al 39’, si divorava un gol incredibile a tu per tu col portiere dei calabresi. Poi erano Milinkovic (bravo Cordaz anche stavolta) e Leiva (di poco fuori) a sfiorare la rete.
emozioni —
La ripresa partiva con la Lazio ancora protesa a cercare il nuovo vantaggio. Lo sfiorava Caicedo dopo due minuti, ma il suo colpo di testa finiva sulla traversa. Ma col passare dei minuti la formazione di Inzaghi rallentava troppo il rimo e non trovava sbocchi. Zenga capiva che era il momento di osare e buttava dentro Stoian per Faraoni. La mossa produceva subito i suoi effetti perch¨¦ al 16’ la squadra di casa andava in vantaggio con Ceccherini, il pi¨´ lesto a catapultarsi sulla palla che spioveva in area sulla punizione calciata dalla trequarti da Barberis. Un colpo quasi da k.o. per la Lazio che ne usciva tramortita. Inzaghi provava a risvegliare la squadra con i cambi. Dopo quelli effettuati sull’1-1 (Caceres e Patric per Radu e Murgia) ecco anche la carta Nani (per Basta, con modulo che diventava un pi¨´ offensivo 4-2-3-1) , ma che non cambiava la sostanza delle cose. Il gol del pareggio arrivava comunque lo stesso grazie a un’invenzione di Milinkovic che arpionava un cross dalla trequarti di Anderson, difendeva la sfera e la metteva alle spalle di Cordaz. Due minuti dopo il serbo aveva sulla testa anche la palla del 3-2, ma la mandava fuori. Sul 2-1 era stato per¨° il Crotone ad andare vicino al 3-1 (tiro di Rohden a botta sicura salvato sulla linea da De Vrij). Pari giusto, dunque, che lascia entrambe scontente.
Stefano Cieri
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