A Verona Spalletti scappa con un gol del redivivo croato, ma nel finale arriva il clamoroso gol del pari da parte del sempreverde bomber giallobl¨´
La perplessit¨¤ dei giocatori dell'Inter. Ansa
Quando ti si rivoltano contro anche gli amici… L’Inter tradita dal recupero, che tante soddisfazioni aveva dato in questa stagione. Il Chievo ferma i nerazzurri al minuto 91’, su un lancio lungo di Rossettini, prolungato di testa da Stepinski: l’eterno Pellissier colpisce, gelando un’Inter che gi¨¤ si vedeva a +8 sul Milan quinto. E esaltando un ambiente, quello veronese, che ha bisogno di credere che i miracoli siano possibili, con 5 punti in classifica. Non ¨¨ un miracolo, il pari contro un’Inter che manca di killer instinct, che sembra aver perso un po’ di personalit¨¤, ma che comunque nel secondo tempo aveva legittimato il vantaggio. Sembrava bastare il gol di Perisic, finalmente ritrovato su buoni livelli, sembrava bastare un tempo da leader di Icardi, sembrava che l’esperimento finale del 3-5-2 con Mauro e Lautaro, e Ivan a tutta fascia, potesse essere una traccia anche per il futuro. Invece la voglia del Chievo trasforma il tutto in una frenata, fa s¨¬ che il Napoli prossimo avversario si pi¨´ lontano (8 punti). E apre legittimi dubbi sullo stato di forma dei nerazzurri, mai davvero in grado di prendere “possesso” della partita e troppo brutti nei primi 45’.
RITORNA IVAN —
Il feeling di Ivan con il Chievo ¨¨ confermato: sesto gol nelle ultime quattro partite contro i giallobl¨´. Un anno fa ne fece 3 nel 5-0, quest’anno la rete ¨¨ pesante perch¨¦ toglie il freno a mano all’Inter, che si muoveva a fatica. E chiude anche un suo digiuno che iniziava a diventare “importante”: tanto da meritare un festeggiamento di rabbia, con calcio al palo. Dopo 12 gare senza reti il croato conclude con un tocco ravvicinato una bella azione che lui aveva innescato con un velo sul passaggio in verticale di De Vrij: da l¨¬ la palla finisce a Icardi, che la smista a sinistra per D’Ambrosio, che crossa basso. 1-0. E’ il 39’, i nerazzurri avevano creato una sola vera occasione con un altro cross del terzino sinistro, ma Sorrentino reattivo aveva chiuso su Icardi. Per il resto poche idee, qualche rischio con passaggi sbagliati in impostazione, un po’ di sofferenza sul pressing, pochi strappi da Nainggolan (60’ complessivi) e Joao Mario.
ACCESI —
Levato il freno, superata l’ansia di scardinare la doppia linea clivense, l’Inter si distende. Di Carlo passa al 3-5-2, apre un po’ di spazi ma prova anche a offendere, tanto che serve un super Handanovic su Pellissier innescato da Giaccherini (13’). Ma ¨¨ la partita che si accende, provando a rendere un po’ meno silente l’infreddolito pubblico del Bentegodi. Icardi dopo 45’ di attesa torna quello delle ultime uscite: pi¨´ generoso (anche un gran recupero difensivo), pi¨´ collaborativo e pi¨´ volte pericoloso. Sorrentino chiude sull’azione pi¨´ bella, con dialogo con Perisic, finta su Bani, tiro sul primo palo. Entra Lautaro, l’Inter passa 3-5-2, ma non sembra davvero dannarsi per trovare il secondo gol. Errore, perch¨¦ di l¨¤ c’¨¨ un 39enne che ancora scatta al 91’, prendendosi un punto.
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Valerio Clari
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